“Prendo atto che da molti settori della nostra città si stanno alzando grida d’allarme e reiterate richieste di confronto con il sindaco. Le organizzazioni del lavoro e il mondo politico evidenziano lo stato della grave crisi che stiamo affrontando e segnalano situazioni urgenti e pressanti che io condivido pienamente. In molti casi sono criticità storiche come la Tre Valli o la Scuola di Polizia o urgenze straordinarie come il lavoro, in altri casi sono dubbi e perplessità sul comportamento del sindaco nella gestione della contingenza.
Il mio unico desiderio, come ho già detto ripetutamente in Consiglio Comunale e nel corso degli ultimi incontri con il mio partito e la mia maggioranza, è quello di fare chiarezza sulla situazione finanziaria del Comune di Spoleto per tre semplici, ma ritengo fondate ragioni:
- Rimettere in equilibrio i conti;
- Evitare il Commissariamento del Comune;
- Approvare un Bilancio ed un Piano di Rientro che non siano devastanti per i cittadini e per la città.
Per queste ragioni ho chiesto responsabilità a tutte le forze che siedono in Consiglio comunale, ovviamente rispettando le posizioni di tutti, ed ho chiesto coesione e saldezza alla mia maggioranza invitandola a considerare che, in presenza di due assessori dimissionari, non si può pensare che il sindaco riesca ad affrontare la complessità del momento senza riassegnare deleghe fondamentali come quella al bilancio. Ho anche invitato a tenere separati la politica dalle istituzioni e, quindi, l’attuale governo della città dalla campagna elettorale di primavera per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale.
Di tutto ciò resto fermamente convinto, come sono convinto che la figura di un professionista come il Dott. Carlo Alberto Zualdi non possa che aiutarci a definire l’entità del disavanzo e la impostazione del Bilancio di Previsione.
Non so se tutti i cittadini e gli osservatori si rendono conto di ciò che abbiamo davanti e, per questo, desidero illustrare ancora una volta la procedura che dobbiamo svolgere per evitare il Commissariamento. Procedura complessa ma riducibile a due appuntamenti fondamentali:
1. approvare il Riaccertamento Straordinario;
2. approvare il Bilancio e relativo Piano di Rientro.
I cittadini devono sapere che, se non si supera il primo punto, viene meno anche il secondo, con la conseguenza immediata delle dimissioni del sindaco e l’arrivo del commissario.
Da parte mia sono convinto che il rispetto delle istituzioni, la responsabilità dell’autogoverno e dell’autodeterminazione delle comunità locali, impongono ad ogni sindaco di esperire ogni utile tentativo prima di rinunciare al dovere di rimettere in ordine i conti.
È per queste ragioni che ho inteso avvalermi di una persona che, è vero, è stata consigliata da una delle forze politiche che siedono in consiglio comunale, ma è altrettanto vero che possiede innegabilmente tutte le prerogative e le capacità tecniche per aiutarci in questa difficile fase.
È altrettanto evidente che, allo stato attuale, non mi sento di prendere in giro nessuno e siccome sono ben consapevole che ad oggi non posso assolutamente sapere, se da qui a un mese potrò continuare ad essere il sindaco di Spoleto fino alla scadenza naturale del mandato, tutti gli incontri che mi sono stati chiesti devono passare per questa certezza e, soprattutto, per un confronto serio sul Bilancio e Piano di Rientro quando ciò sarà possibile. Personalmente mi auguro di poter sottoporre alla Giunta la proposta di Bilancio prima possibile e, a quanti giustamente chiedono il confronto sulle scelte che andremo ad operare, dico che un minuto dopo il passaggio in giunta aprirò le consultazioni e le concertazioni a cominciare dalle Organizzazioni Sindacali. Sono determinato ad agire così, sia per i diritti che i sindacati rappresentano, sia perché da tempo mi hanno chiesto un confronto che ad oggi sarebbe vuoto del contenuto essenziale: la certezza che gli impegni da assumere possa prenderli il sindaco in carica fino alla prossima primavera. È scontato che lo stesso confronto proseguirà con le forze politiche, sociali, economiche e culturali e con tutti i cittadini attraverso specifiche assemblee di zona, come ho già annunciato negli incontri fatti per illustrare la situazione generata dal disavanzo.
Non so se con questa lettera aperta, per quanto condivisibile o criticabile, sarò riuscito a far capire la situazione e le mie intenzioni che considero assolutamente rispettose della istituzione comunale e del mandato ricevuto dai cittadini, verso i quali ho il dovere di cercare, in ogni caso, la soluzione meno gravosa e meno impattante in termini di ricaduta sulle loro tasche del disavanzo pubblico.
Su questo tema, che ritengo serissimo, intendo avviare un confronto aperto e leale con la città, ma come non posso sapere oggi se ciò mi sarà possibile, chiedo a tutti la serenità e la pazienza di aspettare questo poco tempo che ci separa dalla predisposizione del Bilancio, che personalmente continuo a considerare possibile, per ricercare insieme a quanti vorranno impegnarsi, le soluzioni migliori da offrire alla città di Spoleto nella situazione data.”
La crisi??? la crisi la sentiamo noi non voi!!!! poi la crisi c’è per che la volete voi (stato italiano)!!! Basta prese per il culo!! merde!!!
La crisi??? la crisi la sentiamo noi non voi!!!! poi la crisi c’è per che la volete voi (stato italiano)!!! Basta prese per il culo!! merde!!!