“È un modo nuovo per scoprire l’Umbria, valorizzandone non soltanto la gastronomia, ma la qualità dell’offerta agroalimentare, situandola in un contesto complessivo che è fatto di natura ed arte, ma anche d’imprenditorialità e innovazione nei comparti produttivi di eccellenza, in una visione integrata della promozione, capace di esercitare una forte attrazione turistica”.
Lo ha detto la presidente della giunta regionale Catiuscia Marini, intervenendo stamani alla Sala dei Notari di Perugia alla presentazione della “Guida dei Ristoranti dell’Umbria” edita da “La Repubblica”, che mercoledì 13 novembre sarà in edicola a Perugia e a Roma.
Alla presentazione, davanti ad una folta platea di imprenditori della ristorazione, hanno partecipato, con il curatore della guida Giuseppe Cerasa, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e l’enologo Riccardo Cotarella. La Guida recensisce 380 ristoranti recensiti (senza, per specifica scelta editoriale, i tradizionali punteggi), 305 “Botteghe del Gusto”, 134 agriturismi, 154 bed&breakfast, 11 birrifici, 57 produttori di vino, 55 produttori di olio, cui si aggiungono spa-centri benessere, locations per ricevimenti, catering, residenze d’epoca, case-vacanze; con in più, novità assoluta di quest’anno (e fortemente voluta – come ha ricordato il curatore Giuseppe Cerasa – dalla presidente Marini) una sezione speciale, che, sotto il titolo di “Made in Umbria”, presenta dieci “distretti” di eccellenze produttive, dall’abbigliamento alle acque, dal “cashmere” alle ceramiche, dal cioccolato ai merletti, dalla pasta ai salumi, dai tartufi ai tessuti.
“Dieci distretti – ha sottolineato Catiuscia Marini -, che arricchiscono e completano la guida, rendendo la scoperta dell’Umbria per turisti e visitatori una esperienza multipla e variegata, capace di soddisfare tutti gli interessi e curiosità. Siamo orgogliosi – ha aggiunto – di questa seconda edizione, che si basa sul successo della prima e comprende il bacino di utenza di Roma, come ‘luogo naturale’ interessato alla scoperta dei nostri territori e dei nostri prodotti. Si tratta comunque di una Guida – ha concluso – che è utile anche per gli umbri”.