Maurizio Hanke e Aliero Dominici non sono più disposti a salvare la maggioranza. Con una nota inviata dal gruppo civico SpoletoSì viene spiegato che la proposta fatta all’amministrazione, in pratica dare un posto in giunta al commercialista Zualdi e al generale della Guardia di Finanza Palmerini, non è stata presa nella dovuta considerazione e quindi i due consiglieri non sono più pronti ad aiutare la giunta Benedetti.
Il sindaco non ha accolto nessuna delle indicazioni contenute nella mozione sostenuta dai consiglieri Hanke e Dominici ed approvata dal consiglio comunale. Non c’é più motivo per dare ossigeno ad una esperienza amministrativa che non ha nulla da dire alla città.
Era stata offerta al Sindaco la possibilità di creare le condizioni per evitare le conseguenze del commissariamento del Comune di Spoleto e per ridurre, nel rispetto delle leggi, il grave disavanzo accertato dagli uffici finanziari del Comune. Dopo molti tentativi di inversione della rotta si è registrata una sostanziale sordità ai richiami ripetutamente fatti per verificare il metodo di riaccertamento della reale entità del “buco di bilancio”.
Per questo motivo è pertanto chiaro che non sussistono le condizioni oggettive per proseguire sul percorso che si era tentato di instaurare. E’ evidente che il peso di questa manovra finanziaria, pervicacemente voluta dal Sindaco si scaricherà inevitabilmente su noi cittadini. Ci vedremo costretti a pagare salatamente le conseguenze di molti anni di cattiva gestione del Comune e del più che probabile commissariamento.
Era maturata la possibilità che due tecnici di valore fornissero la loro esperienza a supporto dei vertici della amministrazione comunale per ridurre l’impatto oneroso del riaccertamento del bilancio sulle famiglie e sulle imprese spoletine, ma il tentativo si è arenato di fronte alle solite liturgie di partito, per l’assetto degli equilibri tra le componenti interne dell’ex maggioranza.
Su tali nomi si era registrata anche la approvazione di molti ambienti cittadini che vedevano la possibilità di porre la manovra finanziaria del Comune nelle mani di esperti con un brillante profilo professionale. Ma evidentemente il peggior metodo di fare politica e i criteri di spartizione dei vecchi partiti hanno avuto la meglio sugli interessi cittadini.