Quando Moreno Carlini ha proposto a Gennaio la sua bizzarra idea dell’Armata Brancaleone, solo uno come Piergiorgio Conti poteva accettare con tanta naturalezza e semplicità, come se fosse la cosa più normale del mondo che un gruppo di sedentari, spesso poco o niente sportivi, potesse allenarsi e raggiungere il traguardo conquistato ieri a New York.
Mesi di allenamenti, di sacrifici, di impegno, ma anche di amicizia, di risate, di allegria hanno caratterizzato la lunga (e per molti aspetti breve) preparazione alla maratona che ha portato in tanti a partecipare all’appuntamento mondiale più importante per i runners.
Ma spesso sono proprio le idee più folli a riuscire nell’intento. Steve Jobs diceva : “Stay foolish, stay hungry”. Folli e affamati. Ecco, l’Armata è così: folle e affamata nei suoi obiettivi.
Come non considerarla folle questa idea? E proprio per questo è diventata una sfida. L’essere ‘affamati’ nel voler conseguire un risultato quasi irraggiungibile ha fatto il resto.
Tutta Spoleto ieri ha seguito in tv, sui cellulari, sui social network, attraverso dispositivi e app il percorso degli atleti spoletini. Abbiamo visto allungarsi le linee tracciate dalla corsa dei runners sullo schermo dei Pc, con trepidazione, valutando i tempi, sospirando per ore in attesa dell’arrivo di tutti.
L’emozione è stata grandissima per il risultato di ogni atleta. Il coach ci ha omaggiato con un 44° posto da brivido, con il grande Nick Willis, vincitore della 5 km di ieri (inquadrato dalle telecamere di tutto il mondo), a fare da lepre. Ma se è pur vero che Piergiorgio Conti ormai ci ha abituato a vittorie e performance di altissimo livello non era assolutamente scontato l’ottimo e sorprendete risultato del resto della squadra che ha raggiunto l’immenso obiettivo di avercela fatta, nonostante tutto, nonostante qualcuno fosse in sovrappeso, altri non avevano mai corso prima, altri ancora avanti con l’età per iniziare dal nulla questa disciplina.
L’avventura dell’Armata Brancaleone ha ottenuto anche l’importante risultato, dal punto di vista della promozione del territorio, di catalizzare l’attenzione di giornalisti e spettatori di tutto il mondo su Spoleto: una lunga intervista durata 40 minuti a Conti e Carlini, realizzata da Sarah Butler, giornalista del giornale più importante a livello mondiale del settore, Runners World , ha suscitato curiosità riguardo alla storia del gruppo spoletino e ha concentrato l’attenzione sulla nostra città e sulla Valnerina. Ne è venuto fuori un profilo che definisce il nostro territorio una location ideale, con i suoi percorsi variegati in mezzo alla natura, per l’allenamento alla corsa, tanto da essere scelto di recente anche dal campione neozelandese Nick Willis. Anche questo avrà i suoi effetti benefici per Spoleto.
Alcune settimane indietro l’Armata ha partecipato anche alla maratona di Amsterdam portando il nome della nostra città sulle strade della più importante città olandese ed in futuro si prospettano nuove uscite internazionali per il gruppo.
L’Armata Brancaleone ha puntato e ha vinto la sfida. E’ stata foolish, è stata hungry. A volte bisogna alzare l’asticella per volare alto. Bisogna sognare in grande per trovare la forza di lottare affinché i sogni diventino realtà.
Questi gli atleti spoletini che hanno partecipato e i loro tempi di arrivo:
Piergiorgio Conti: 44° posto assoluto, tempo 2h 33’18″, quarto italiano al traguardo.
Marco Cappuccini 3.02.54
Andrea Conti 3.26.16
Carlo Venturi 3.33.22
Carlo Mollaioli 3.44.26
Michele Gentili 3.44.48
Federico Petroni 3.47.52
Pierpaolo Perilli 3.54.07
Alceo Mancini 4.05.13
Marco Sabatini 4.17.53
Cinzia Rosichetti 5.03.53
Maria Caterina Pellegrini 5.05.14
Roberto Coricelli 5.44.59
Moreno Carlini 6:49