Violenza sessuale su minorenne da parte di coetanei

I fatti risalgono al 2011 e riguardano un gruppo di ragazzi, oggi maggiorenni, che hanno tentato di abusare sessualmente di una ragazzina all’epoca dei fatti 13enne spoletina. 

Le accuse sono di violenza sessuale, lesioni ed atti osceni che il gruppo di ragazzini rumeni avrebbe fatto ai danni della vittima, dopo averla adescata con una scusa in un parco nascosto. 

Mentre uno di loro faceva da palo, un altro la bloccava ed un terzo tentava di abusare di lei. A mettere fine alla violenza, il fidanzato e il fratello della ragazza che, non trovandola, la cercano e vengono a sapere che qualcuno l’ha vista allontanarsi con quel gruppo. A quel punto il fidanzato chiama uno degli aggressori dicendogli di tornare in centro, dove i due stavano aspettando la 13enne. 

Da quel giorno, la giovane attraversa un periodo di silenzio durante il quale si chiude in se stessa, trascurando anche la scuola per non incontrare i suoi aggressori che, anche dopo il fatto, la insultano e la guardano male.

La storia continua fin quando una professoressa non si accorge dell’ennesima firma falsa fatta dalla ragazzina e convoca la mamma. E’ la fine del silenzio: la giovane racconta tutto ai due fratelli maggiori che a loro volta avvertono la madre; poi denuncia tutto.

Il rumeno autore del tentato stupro è tornato in Romania e verrà processato in contumacia davanti al tribunale di Spoleto, l’altro è stato invece giudicato dal tribunale dei minori di Perugia e il giudice ha deciso per lui una pena rieducativa, i lavori socialmente utili. Non solo: ci sarà un incontro con la giovane in cui, tramite la mediazione di uno psicologo, si cercherà un chiarimento tra i due.