Benedetti non si dimette: "No al commissariamento"

Ha scelto di non dimettersi Daniele Benedetti, almeno per ora. 

E’ questa la decisione dichiarata ai giornalisti ieri mattina (dopo aver lasciato fuori dalla porta consiglieri e cittadini) che il primo cittadino avrebbe preso, dice, sulla base della responsabilità di provare a presentare un Piano di rientro di cui però mancano ancora molti tasselli: se, infatti, se ne conoscono le fondamenta (razionalizzazione della spesa, recupero dell’evasione fiscale -solo per dire alcuni dei punti) restano sfuocate ancora le stime, le previsione e la consistenza delle singole misure. 

L’altra ipotesi, quella del commissariamento, è fortemente respinta dal Sindaco perché -spiega- si basa a grandi linee su l’innalzamento al massimo delle aliquote, la riduzione del cofinanziamento del Comune ad alcuni servizi, come le mense dei nidi.  

E qualche parola Benedetti  la spende anche per parlare di responsabilità: l’errore dell’attuale amministrazione -secondo le sue parole- sarebbe di sistema, di metodo, tanto più -sottolinea- che i maggiori scostamenti risalgono agli anni 2000, come testimonia la relazione del segretario generale Ruggieri. Il tutto senza risparmiare un attacco a Brunini. 

Ora, però, a Benedetti urge trovare i numeri per la maggioranza perché al prossimo consiglio comunale ci sarà una mozione di sfiducia ad attendere il primo cittadino che la maggioranza dei consiglieri si dice pronta a votare.