Il cordoglio del Sindaco Benedetti per la scomparsa della professoressa Giulia Novella Sabatini:
“Con la scomparsa della professoressa Giulia Novella Sabatini, Spoleto perde una donna di grande valore, la cui esistenza è stata sempre caratterizzata da un impegno profondo a favore degli altri.
Una dedizione vissuta con ammirevole costanza sia nell’ambito del sociale, che nelle attività umanitarie che ha avuto modo di seguire nel corso degli anni.
Da sindaco sento oggi il dovere di esprimere il cordoglio più vero e sincero alla famiglia.”
Anche noi ci uniamo al cordoglio.
La professoressa Sabatini, Novella come mi prego’ di chiamarla quando la incontrai per conoscere la sua storia di avisina, effettuo’ la sua prima donazione di ben 500 cc di sangue, il 20 agosto del 1942.
In quella occasione fu “prelevata” da una camionetta militare per essere condotta in ospedale dove, ancora, le donazioni si effettuavano da braccio a braccio. Si era creata una emergenza, con tanti feriti arrivati dalla vicina Terni, dilaniati a seguito di un bombardamento. Prosegui’ le donazioni periodiche ma, a quei tempi, a meno che non fosse una emergenza, non ci si recava in Ospedale, ma presso lo studio medico del dr. De Paolis, ubicato in via Cavallotti.
Novella fu, insieme a Piacenti ed altri, la cofondatrice dell’Avis Spoleto, diventandone una medaglia d’oro a seguito delle tantissime donazioni effettuate. Anche la Croce Rossa deve i suoi albori alla professoressa Sabatini. Dopo gli studi universitari a Perugia, si trasferi’ per un decennio a Terni, per ritornare poi nella sua Spoleto ad insegnare , a tantissime generazioni, computisteria e ragioneria, prima nell’Istituto di piazza XX Settembre e poi, fino alla pensione, in quello di viale Martiri della Resistenza.
Le sue doti umane le ha materializzate anche nella vita privata, adottando ben cinque bambini.
Il prossimo anno, in occasione del sessantesimo anniversario dell’Avis Spoleto, avremmo voluto invitarla nella nostra sede per donarle un mazzo di rose, cosi’ come facemmo per il cinquantesimo.
Se n’e’ andata prima, certamente ad una veneranda eta’.
Il gesto di consegna di quelle rose ci manchera’, ma restera’ sempre il rpofumo della sua bonta’, della sua disponibilita’ e, soprattutto, della sua riservatezza nel fare del bene a tanti. Ciao Professoressa Sabatini, ciao Novella.
La professoressa Sabatini, Novella come mi prego’ di chiamarla quando la incontrai per conoscere la sua storia di avisina, effettuo’ la sua prima donazione di ben 500 cc di sangue, il 20 agosto del 1942.
In quella occasione fu “prelevata” da una camionetta militare per essere condotta in ospedale dove, ancora, le donazioni si effettuavano da braccio a braccio. Si era creata una emergenza, con tanti feriti arrivati dalla vicina Terni, dilaniati a seguito di un bombardamento. Prosegui’ le donazioni periodiche ma, a quei tempi, a meno che non fosse una emergenza, non ci si recava in Ospedale, ma presso lo studio medico del dr. De Paolis, ubicato in via Cavallotti.
Novella fu, insieme a Piacenti ed altri, la cofondatrice dell’Avis Spoleto, diventandone una medaglia d’oro a seguito delle tantissime donazioni effettuate. Anche la Croce Rossa deve i suoi albori alla professoressa Sabatini. Dopo gli studi universitari a Perugia, si trasferi’ per un decennio a Terni, per ritornare poi nella sua Spoleto ad insegnare , a tantissime generazioni, computisteria e ragioneria, prima nell’Istituto di piazza XX Settembre e poi, fino alla pensione, in quello di viale Martiri della Resistenza.
Le sue doti umane le ha materializzate anche nella vita privata, adottando ben cinque bambini.
Il prossimo anno, in occasione del sessantesimo anniversario dell’Avis Spoleto, avremmo voluto invitarla nella nostra sede per donarle un mazzo di rose, cosi’ come facemmo per il cinquantesimo.
Se n’e’ andata prima, certamente ad una veneranda eta’.
Il gesto di consegna di quelle rose ci manchera’, ma restera’ sempre il rpofumo della sua bonta’, della sua disponibilita’ e, soprattutto, della sua riservatezza nel fare del bene a tanti. Ciao Professoressa Sabatini, ciao Novella.