“Per gli interventi relativi a Palazzo Mauri e il Portico di Loreto niente è dovuto dalla Regione al Comune di Spoleto, perché il finanziamento è totalmente già liquidato”.
Lo fa sapere il capogruppo di Fratelli d’Italia, Franco Zaffini, rendendo noti i contenuti della risposta degli uffici regionali alla sua interrogazione con cui chiedeva chiarimenti circa le voci iscritte nel bilancio dell’amministrazione comunale come residui attivi vantati nei confronti della Regione.
“Oggi abbiamo nero su bianco – afferma il consigliere – la dimensione del problema esistente, nella gestione delle risorse pubbliche, di questa amministrazione comunale che millanta crediti per un milione e 300mila euro assolutamente insussistenti, come certificato dagli uffici regionali. Ulteriore paradosso – dichiara – è quello rappresentato dalla vicenda della variante sud della Ss Flaminia, appostata anch’essa per un importo di 142mila come credito vantato nei confronti della Regione, laddove questo progetto risulta definanziato con delibera regionale num 421/2009, in quanto, come noto a tutti, l’intervento allo svincolo sud non è mai stato realizzato”.
“Accanto ai paradossi e ai crediti inesistenti – prosegue Zaffini – si aggiunge l’inadempienza del Comune di Spoleto nel produrre la documentazione di rendicontazione per progetti e interventi diversi, realizzati tra il 2000 e il 2006, per un ammontare complessivo, dovuto dalla Regione, di quasi tre milioni di euro. Un ritardo grave degli uffici, avallato dalla disattenzione, o peggio dalla complicità, della guida politica dell’amministrazione comunale, rivelatasi la più incapace nella storia della città”
“Oggi – dice ancora l’esponente di centrodestra – si sta tentando di mettere una toppa su un buco decisamente troppo grande, per pensare che chi è stato l’artefice di tale dissesto, sia capace di individuarne la soluzione, a meno che a farne le spese, come trapela dalle prime dichiarazioni, non saranno i cittadini, con drastici tagli a servizi e forti inasprimenti per le tasse comunali! Non si tratta certo di mettere la croce addosso all’attuale Sindaco, il quale, peraltro, ha ricevuto in eredità buona parte del buco dalla amministrazione Brunini, di cui lui comunque era degno vice, ma di richiamare ognuno alle proprie responsabilità e alla dignità di gesti conseguenti”.