Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Franco Zaffini, ha chiesto notizie all’esecutivo di Palazzo Donini circa la liquidazione, nel 2013, da parte della Regione, di 130mila euro al Comune di Spoleto da destinare agli asili nido, secondo quanto disposto dai tre obiettivi riguardanti la rete dei servizi socio educativi per la prima infanzia.
Nel sottolineare che “ad oggi alcune strutture non hanno ancora ricevuto le risorse”, Zaffini ha chiesto alla Regione di attivarsi per verificarne l’effettivo e il corretto impiego ed avviare una procedura di controllo urgente per accertarsi che siano erogate immediatamente agli aventi diritto”.
A rispondere è stato l’assessore al welfare Carla Casciari assicurando che “la verifica è stata puntualmente fatta. La Regione – ha spiegato Casciari – ha erogato, con determina dirigenziale, già lo scorso gennaio, il contributo sia per il sostegno ai nidi pubblici sia per la qualificazione della rete pubblica privata, oltre ad una voce per le politiche della famiglia, destinata proprio ai servizi integrativi della prima infanzia, per un totale 129mila 250 euro. Il Comune di Spoleto ha incassato regolarmente questo contributo a fine di febbraio 2013 integrando le risorse, con proprio bilancio, di 15mila euro”.
“La direzione istruzione e coesione sociale e sport – ha proseguito l’assessore Casciari – in data 15 marzo 2013 ha provveduto ad effettuare le liquidazioni, ma non sarebbero stati fatti i mandati. Si tratterebbe pertanto soltanto di un ritardo dell’ufficio ragioneria che non ha provveduto ai mandati. Da ulteriori verifiche di questi giorni abbiamo appurato che a brevissimo il Comune provvederà a fare i riparti alle strutture private”.
Nella replica, Zaffini ha voluto rimarcare come il problema è “di cassa e con le notizie che leggiamo tutti i giorni sui giornali, riguardo all’utilizzo ‘disinvolto’ della cassa nella gestione del Comune di Spoleto, non ci sorprende che queste risorse siano state impiegate diversamente. La Regione deve operare concreti e puntuali controlli circa l’utilizzo delle risorse. Il mancato controllo può giustificare una discrezionalità che invece nell’ambito di una corretta amministrazione delle risorse pubbliche non può essere in nessun caso consentita”.