Benedetti sbatte i pugni per il tribunale: "Ci avete lasciato soli"

Daniele Benedetti
Daniele Benedetti

Il sindaco Daniele Benedetti interviene sul possibile spostamento da Spoleto e Perugia della competenza giudiziaria sulla Media Valle del Tevere. A quanto pare il governo sarebbe pronto ad approvare un decreto correttivo per accorpare Todi a Perugia. 

Ecco cosa dice Benedetti:

“La data del 13 settembre si avvicina, mentre si rincorrono le voci, anche autorevoli, di possibili revisioni del piano di riorganizzazione delle Circoscrizioni Giudiziarie. Comprendo, come ho già avuto modo di dire più volte, le rivendicazioni di quei territori che chiedono di rivedere l’impianto della riforma, ma sta di fatto che Spoleto ne verrebbe penalizzata per l’ennesima volta. L’orientamento della Regione sembra ormai chiaro, come chiara appare la posizione di membri autorevoli della Commissione Giustizia della Camera.”

“In ordine ai possibili aggiustamenti (Todi con Perugia), l’On. Verini – continua Benedetti – si è premurato di rassicurarci dicendoci che «nulla verrebbe sottratto alla regola del TRE” e “nulla metterebbe in discussione la sopravvivenza del nostro Tribunale». Tuttavia sta di fatto che il potenziamento degli Uffici Giudiziari di Spoleto andrebbe rivisto in termini di spazi, numero di operatori, infrastrutture, ecc., perché verrebbe meno il servizio ad una popolazione di ca. 80.000 abitanti. Ad oggi, infatti, secondo le previsioni ministeriali dobbiamo assicurare i servizi a ca. 200.000 abitanti, mentre senza l’area di Todi scendiamo a ca. 120.000.”

“Non posso non rilevare che ancora una volta nessun livello politico – istituzionale – conclude il sindaco – si è prodigato per sostenere Spoleto di fronte all’opportunità che ci è stata assegnata dalla riforma della Giustizia. Mi sarei quanto meno aspettato più chiarezza ed un confronto, a cuore aperto, tra Regione e Amministrazione Comunale. Me lo aspettavo soprattutto in questo particolare momento che ci vede impegnati a tutelare tante imprese in crisi, tanti lavoratori e tante famiglie in difficoltà, per ricercare insieme alle istituzioni sovra ordinate, almeno le forme alternative e le soluzioni possibili per contenere l’ennesimo ridimensionamento delle nostre possibilità. Spoleto non può più sostenere la politica del gambero, un passo avanti ed uno indietro, come ebbi modo di dire in occasione della inaugurazione dell’Anno Giudiziario è ora che si giochi di squadra: Comune-Regione-Parlamentari dell’Umbria, in caso contrario Spoleto, da sola, (come del resto ogni comune italiano), poco potrà fare per costruirsi un futuro migliore.”