Affittato ai giostrai del luna park per 2mila euro il terreno su cui tra qualche tempo sorgerà la chiesa di San Nicolò e sul web da giorni si è scatenata la polemica.
La decisione è stata presa per l’impossibilità di mantenere il luna park a Pontebari a causa del rischio idrogeologico della zona e, di conseguenza, è partita la ricerca di un’altro luogo che potesse ospitare la ditta di giostrai. Ed ecco che la Curia ha dato in affitto il terreno di San Nicolò, dove dovrà essere costruita la chiesa e dove dal 2006 v’è piantata una croce. Questione risolta, dunque, se non fosse che il tutto è stato fatto all’oscuro dei parrocchiani che, vedendo arrivare i giostrai nel terreno a loro caro, hanno immediatamente deciso di fare qualcosa per manifestare il loro totale dissenso.
Tanto più che sono stati proprio loro -tra gli altri- a contribuire all’acquisto di quello spazio di cui ancora stanno pagando il mutuo attraverso cene di beneficenza e iniziative simili. Quel terreno, insomma, è anche il loro: teatro di numerose iniziative religiose tra cui la via crucis pasquale e possibile location per il catechismo, non può essere profanato per 2mila euro – pare essere il pensiero dei parrocchiani che -sia chiaro- non sono arrabbiati con chi sta svolgendo il proprio lavoro (i giostrai), ma -ancora una volta- con la Curia che non li avrebbe minimamente considerati nella decisione.
E dire che i rapporti tra le due parti, anche prima di quest’episodio, non erano proprio rilassati: la decisione del Vescovo di trasferire a Montefalco Don Vito Stramaccia, storico prete della parrocchia ben voluto da tutti, è rimasta legata al dito di molti che oggi, a fronte di questo nuovo problema, si sono ritrovati insieme sotto la croce, manifestando attraverso la preghiera il loro più profondo dissenso.