Il quotidiano Libero ieri mattina ha pubblicato in esclusiva i risultati dell’indagine dell’Agenzia per i servizi sanitari sugli ospedali. Nell’articolo che potete leggere qui il nostro ospedale San Matteo degli Infermi è inseriti tra i primi dieci ospedali migliori nella cura dell’infarto.
Secondo lo studio a Spoleto il tasso di mortalità nei trenta giorni successivi al ricovero del paziente affetto da infarto miocardico acuto è tra i più bassi d’Italia. In particolare, la ricerca rileva un fattore di rischio del 4.13%, il primo posto spetta all’ospedale di San Benedetto del Tronto con 2.17% mentre il risultato peggiore si registra a Tivoli con il 24.6%.
Il bel risultato del San Matteo degli Infermi riportato nell’articolo è stato immediatamente postato sulla pagina Facebook Cittadini per Spoleto dove in molti hanno gioito per il grande risultato ottenuto. Naturalmente sulla vicenda è immediatamente intervenuto il consigliere comunale Sergio Grifoni sempre in prima linea per la difesa dell’ospedale.
L’esponente politico ha commentato: “Un dato e’ certo: l’UTIC, così come inteso, a Spoleto non c’è più ma sta a Foligno. I dati riportati nelle tabella in parola, sono riferiti al 2011, quando ancora il servizio nel nostro ospedale era operativo e, se ho letto bene, ha come parametro basilare la percentuale di mortalità entro i 30 giorni dal ricovero. A prescindere da ciò, nel nostro Nosocomio ci sono tante professionalità e servizi che dobbiamo difendere. La nostra “battaglia” deve concentrarsi su questo, altrimenti accadrà che, magari, fra qualche anno saremo nuovamente nelle parti alte di qualsiasi classifica, per servizi che non esistono più. Mi auguro di essere stato esauriente.”