I vigili urbani irrompono alla Sagra del tartufo di Terzo San Severo, peccato che quest’anno non sia stata fatta e, soprattutto, che il comitato organizzatore ne aveva dato notizia già i primi di giugno.
E’ questo ciò che è successo lunedì pomeriggio, portato all’attenzione durante il consiglio comunale di oggi da Vincenza Campagnani a proposito dello stato in cui versano le frazioni spoletine.
In particolare, la consigliera ha puntato il dito contro il disinteresse per il verde pubblico e le strade, per non parlare delle richieste di disinfestazione da parte della frazione lasciate senza un seguito; frazioni che pare vengano considerate solo quando c’è da controllare le regolarità delle sagre.
A questo proposito, la Campagnani ha raccontato il singolare episodio: i vigili urbani si sono recati sul posto e, non vedendo nessuno, hanno bussato alla porta di un residente il quale ha spiegato che la sagra è saltata in segno di rispetto per la scomparsa di uno dei volontari e che, inoltre, l’annuncio era stato già dato con largo anticipo proprio agli uffici competenti.
Poveri vigili urbani (per la verità, non tutti poveri e vigili) costretti a fare i cirenei e gli spiccacallari per non meglio identificati farisei dell’ordine pubblico… mandati a raschiare il barile per un comune che vede in qualunque manifestazione pubblica una minaccia al “castello”, in qualunque cittadino che si fa promotore di iniziativa pubblica un “nemico” da ostacolare… fino ad arrivare a questi patetici eccessi segno evidente di una decadenza, di una distanza abissale tra quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del “bene comune” (che sono formalmente nostri “dipendenti” perchè pagati con i nostri contributi). Quando finirà questa guerra, quando capiranno l’incomprensione profonda che tutti noi abbiamo per questo clima di guerra, per questa casta di burocrati arroccati dietro ai “moduli” cangianti e varianti a seconda dei giorni, delle attitudini, dei mal di pancia, delle indisposizioni, delle antipatie (cordiali o politiche), delle pressioni corporative… Incapacità profonda di comprendere e di capire la differenza tra i piccoli calcoli di bottega e la passione per il bene sul territorio. La vostra maniacale precisione nel colpire arbitrariamente le piccole realtà produce solamente un’incommensurabile voglia di ribellione e di disobbedienza civile moralmente giustificata!
Poveri vigili urbani (per la verità, non tutti poveri e vigili) costretti a fare i cirenei e gli spiccacallari per non meglio identificati farisei dell’ordine pubblico… mandati a raschiare il barile per un comune che vede in qualunque manifestazione pubblica una minaccia al “castello”, in qualunque cittadino che si fa promotore di iniziativa pubblica un “nemico” da ostacolare… fino ad arrivare a questi patetici eccessi segno evidente di una decadenza, di una distanza abissale tra quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del “bene comune” (che sono formalmente nostri “dipendenti” perchè pagati con i nostri contributi). Quando finirà questa guerra, quando capiranno l’incomprensione profonda che tutti noi abbiamo per questo clima di guerra, per questa casta di burocrati arroccati dietro ai “moduli” cangianti e varianti a seconda dei giorni, delle attitudini, dei mal di pancia, delle indisposizioni, delle antipatie (cordiali o politiche), delle pressioni corporative… Incapacità profonda di comprendere e di capire la differenza tra i piccoli calcoli di bottega e la passione per il bene sul territorio. La vostra maniacale precisione nel colpire arbitrariamente le piccole realtà produce solamente un’incommensurabile voglia di ribellione e di disobbedienza civile moralmente giustificata!