Daniela De Gregorio e Michael G. Jacob spiegano le ragioni che li hanno portati, mercoledì mattina durante la conferenza stampa di presentazione dell’area commerciale “Il Querceto”, a restituire la Lex spoletina “regalandola” all’amministratore delegato della ditta che realizzerà l’area, Giorgio Nitti
Ecco la lettera dei due autori:
“Il nostro gesto di restituire la Lex Spoletina e di “passarla” all’amministratore unico della DALLAS IMMOBILIARE srl, Sig. Giorgio Nitti, è arrivato d’impeto durante la conferenza stampa indetta ieri dal Comune. Ora vorremmo spiegarlo con queste righe.
Il 9 luglio abbiamo saputo che di fronte ad Eggi, in località Fabbreria, sono arrivate le ruspe e le scavatrici della DALLAS srl per iniziare i lavori di un centro commerciale enorme ed esteso.
È solo l’ultimo di una serie di ‘interventi’ devastanti messi in atto negli ultimi anni. Non c’è bisogno di ricordare le questioni dello Svincolo Sud, la zona di S. Nicolò (ormai deserta), le scale mobili della Ponzianina, e i palazzi della Posterna, che hanno impattato sul paesaggio della città, mentre il centro storico sta morendo ed i suoi negozi attraversano un momento drammatico che l’amministrazione comunale e quanti vivono a Spoleto dovrebbero avere a cuore.
C’era bisogno di devastare l’ingresso nord di una città già devastata con un altro centro commerciale? Ce ne sono già 14 supermercati e centri commerciali (semi vuoti) in una città di soli 28,000 abitanti. Vogliamo mettere in crisi anche quelli già esistenti e ancora di più i negozi del centro storico?
Sentendoci incapaci a difendere una città che neanche l’UNESCO è in grado di difendere, abbiamo consegnato la Lex Spoletina che Voi ci avete assegnata nel 2011 (non solo per i nostri libri, ma anche per il nostro impegno in difesa del paesaggio), alla DALLAS IMMOBILIARE srl nella persona dell’Amministratore Unico, Giorgio Nitti, invitando lui ad assumere il compito di proteggere i ‘boschi sacri’ dello spoletino.
Noi ci arrendiamo davanti al nuovo fatto compiuto. Firmato ed approvato dal sindaco Benedetti e dalla Giunta. Ma non smetteremo di far sentire la nostra voce contro interventi che potranno compromettere la bellezza paesaggistica di Spoleto e la sua cultura. Non possiamo più vantarci di un premio che per noi ha perso il suo significato. I ‘boschi sacri’ che la Lex Spoletina intendeva proteggere sono stati ormai violati”.
È stato un gesto coraggioso e nobile, di profondo rispetto per la città che li accoglie, che li ha premiati per le loro qualità intellettuali e di impegno. rimane il loro impegno e il loro prestigio, ma certo la città che li ha premiati esce davvero con le ossa rotte.
È stato un gesto coraggioso e nobile, di profondo rispetto per la città che li accoglie, che li ha premiati per le loro qualità intellettuali e di impegno. rimane il loro impegno e il loro prestigio, ma certo la città che li ha premiati esce davvero con le ossa rotte.
Grandi! Questa è onestà intellettuale.
Grandi! Questa è onestà intellettuale.