Gli ex poliziotti Guido Lopez e Stefan Wunzam sono chiamati a lavorare per la neonata Agenzia Investigativa Europea di cui è capo David Montorsi. Incappano subito in una sterminata rete criminale che include élite altolocate e manovalanza immigrata di origine cinese. Questa indagine si interseca con le vicende dell’agente Cia Jim Cameron di stanza a Pechino, che vive di traffici di droga. Qualcosa di strano succede con una fornitura destinata a Montecarlo e Cameron si trova all’improvviso braccato dai suoi ex colleghi della Cia e dai cinesi.
Non toccare la pelle del drago è una spy story durissima e allucinata che, freneticamente, sposta la sua azione da Atene a Milano, passando per Pechino, Parigi, Montecarlo sulle tracce di un complotto proveniente dalla Cina.
Genna è stato forse il primo scrittore italiano a rileggere le tematiche del complotto e del segreto secondo una logica esoterica, mistica. Con questo ultimo libro inanella invenzioni potenti e visionarie come nella bellissima scena del ritrovamento della ricca e folle Maria Luisa Valtorta Zini, in cui l’inizio dell’indagine è affidato al monologo delirante di questa donna traumatizzata e imbottita di tranquillanti. La scrittura è naturalmente aderente alla costruzione del romanzo, mescolandosi e contaminandosi con modalità diverse, superando steccati e invadendo piani, dal saggio alla poesia.
Nel quadro della letteratura italiana di genere, attualmente Genna rappresenta, insieme a Valerio Evangelisti, la punta più avanzata, per l’ardita mescolanza di stili e temi trattati.
Fabio Orrico