Buco di bilancio, il senatore grillino Lucidi interroga i ministri

Stefano Lucidi (Photo by Elisabetta Villa/Getty Images)
Stefano Lucidi (Photo by Elisabetta Villa/Getty Images)

Dopo le vicissitudini del bilancio comunale e la sorprendente uscita del Comune di Spoleto (con cambio di mansioni per Cerquiglini e la new entry di Russo), il Movimento 5 Stelle di Spoleto, attraverso il portavoce senatore Stefano Lucidi, porta la questione del bilancio in Parlamento.

Nella prossima settimana sarà presentata e depositata in Senato una interrogazione a risposta orale urgente ai Ministri competenti, sperando di fare chiarezza una volta per tutte su questa vicenda che riguarda da vicino tutti i cittadini spoletini.

Di seguito il testo integrale del documento:

 

 Al Ministro dell’Interno (Angelino Alfano),
al Ministro dell’Economia e Finanze (Fabrizio Saccomanni),
al Ministro per la Coesione territoriale (Carlo Trigilia),
al Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione (Gianpiero D’Alia)

Premesso:
che la città di Spoleto è una delle città più importanti a livello storico e culturale non solo nel panorama nazionale, ma vanta un riconoscimento unanime internazionale che si riassume nella sua denominazione Città dei due Mondi;
l’enorme prestigio della città deriva da due ragioni principali: una radice storica che partendo da testimonianze pre-romaniche arriva fino al secolo scorso, ed una ragione sempre storica ma di epoca moderna che vede i cittadini spoletini coinvolti ed interessati alla creazione di un valore culturale che sommandosi nel tempo determina un patrimonio di valori inestimabile;
l’eredità non solo culturale, ma anche politica e quindi di governo della città, impone un rigore massimo, non solo nel dovuto rispetto della legge, ma anche in un atteggiamento volto a tutelare la moralità e gli interessi della città;
la cittadinanza spoletina può vantare a ragione anche una sensibilità ed un patrimonio legislativo incommensurabile, che trova manifestazione palese nella Lex-Spoletina che, come ben noto, è un primo esempio di “norma di tutela ambientale” che afferma: « Questo bosco sacro nessuno profani, né alcuno asporti su carro o a braccia ciò che al bosco sacro appartenga, né lo tagli, se non nel giorno in cui sarà fatto il sacrificio annuo; in quel giorno sia lecito tagliarlo senza commettere azione illegale in quanto lo si faccia per il sacrificio. Se qualcuno [contro queste disposizioni] lo profanerà, faccia espiazione offrendo un bue a Giove ed inoltre paghi 300 assi* di multa. Il compito di far rispettare l’obbligo tanto dell’espiazione quanto della multa sia svolto dal dicator**».
* l’asse era la quarta parte di un sesterzo che era la quarta parte di un denaro in età Romana;
** magistrato con incarico religioso;

il Movimento 5 Stelle pone come obiettivo primario della sua azione politica quello della trasparenza e della legalità che potrebbe essere inteso in questo contesto come una sorta di Lex V Sidera, ritenendo istituzioni e luoghi istituzionali entità verso le quali portare il massimo rispetto;

Premesso ancora che:
quale Direttore Generale del Comune di Spoleto il Dott. Angelo Cerquiglini ha assunto deleghe mediante le quali:
provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo, secondo le direttive impartite dal Sindaco e sovrintende alla gestione dell’Ente perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza.

cura sia il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi e delle attività gestite in economia dal Comune, che l’introduzione dei sistemi di pianificazione per il raggiungimento degli obiettivi indicati e per favorire la responsabilizzazione dei dirigenti ed il processo della loro riqualificazione professionale in ambito gestionale. Il direttore generale è anche il supporto agli organi di governo nella fase di definizione dei piani strategici del Comune, nella valutazione della congruenza tra gli obiettivi e le risorse, nella valutazione dell’impatto delle linee strategiche definite sulla struttura interna. Coordina, inoltre, l’impostazione e la realizzazione dei progetti speciali coinvolgenti più strutture o settori e gli interventi del Comune in materia di beni e servizi, perseguendo l’obiettivo di migliorare le condizioni contrattuali.

sovrintende l’attuazione complessiva dei piani di attività del Comune, garantendone la congruenza attraverso il coordinamento delle strategie dei progetti intersettoriali e proponendo gli eventuali correttivi congiuntamente ai dirigenti di settore. Predispone, in conformità al vigente regolamento di contabilità, il piano dettagliato di obiettivi e presenta il piano esecutivo di gestione.

convoca e presiede la cabina di regia (strumento di coordinamento dei dirigenti dell’ente) e costituisce, insieme al segretario generale, la delegazione trattante del Comune di Spoleto.

quale parte della Giunta Comunale il Dott. Paolo Proietti ha assunto dal 2009 le deleghe anche per il Bilancio e Valorizzazione del Patrimonio – Piani Economici per lo Sviluppo;

Considerato che:
in data 17 giugno il Direttore Generale del Comune di Spoleto Angelo Cerquiglini, durante la seduta del Consiglio Comunale ha dichiarato un buco di bilancio di circa 750.000 euro  dovuto all’iscrizione tra i residui attivi di somme inesistenti, o meglio, crediti insussistenti inseriti nel documento economico per mero errore materiale;

in data 20 giugno 2013 il Comune di Spoleto ha sfiduciato il Direttore Generale Angelo Cerquiglini revocandone l’incarico;

in data 25 giugno la Giunta Comunale ha sospeso lo stesso dall’incarico alla Direzione Risorse Finanziarie e Controlli;

Verificato che:
in data 18 giugno 2013 il Direttore Generale ha inviato alla Corte dei Conti – Sezione Umbria una relazione sulle criticità emerse nel bilancio consuntivo 2012;

in data 20 giugno 2013 la Giunta Comunale ha adottato una serie di provvedimenti motivati anche dalla frase: “… il Direttore Generale, sempre nel corso della seduta consiliare, ammetteva l’esistenza di errori contabili e residui insussistenti, assumendosene la piena responsabilità” [com. stampa del Comune di Spoleto del 20 giugno 2013];

Sempre in data 20 giugno la Giunta emette documento in cui dichiara che: “… L’assessore al bilancio ha ribadito come da parte di tutto l’esecutivo si siano sempre date indicazioni chiare: “Abbiamo sempre lavorato dando precisi indirizzi per comporre bilanci sani e trasparenti” “. Evidenziando in questo modo l’avvenuta mancanza dell’azione di controllo [com. stampa del Comune di Spoleto del 20 giugno 2013];

già nella delibera n.43/2013/PRSE della Corte dei Conti Sezione Umbria del 28 marzo 2013 si legge: “… l’attestazione espressa della mancata rilevazione da parte dell’Organo di revisione di gravi irregolarità contabili, ha reso necessari approfondimenti istruttori su alcuni aspetti della gestione finanziaria. “. Tale affermazione è riportata nel rendiconto 2011 compilato dall’Organo di revisione del Comune di Spoleto e protocollato dalla Corte dei Conti in data 14.12.2012;

Considerato infine che:
secondo quanto stabilito in varie sentenze (ex plurimis Cassazione penale 15 maggio 2012, n. 18686, 12 luglio 2011, n. 32856, 12 maggio 2011, n. 24917, 23 agosto 2012, n. 33218) la Corte di Cassazione ha sancito che per configurarsi il reato di falso ideologico di pubblico ufficiale in atto pubblico non è necessario provare l’intenzione di nuocere all’ente pubblico o comunque di raggiungere, tramite l’atto stesso, scopi contrari alla legge, ma è sufficiente il dolo generico del delitto, vale a dire la consapevolezza di ciò che si sta facendo;

sempre secondo la Cassazione penale 15 maggio 2012, n. 18686, i revisori dei conti possono essere condannati per concorso in falso ideologico qualora venga provato che, pur essendo a conoscenza di gravi “scorrettezze” da parte dei redattori del rendiconto, non si siano attivati per evitare l’approvazione del bilancio;

la Corte dei Conti tramite una consolidata giurisprudenza configura il danno erariale in presenza di crediti inesistenti, inesigibili o di dubbia esigibilità inseriti in bilancio. Il falso ideologico, come detto sopra, è invece riconosciuto dal giudice penale;

il reato di falso ideologico si ha ogni qual volta un ente approva il proprio bilancio inserendovi dei crediti che non si ha la certezza di incassare. I crediti inesigibili, o di dubbia esigibilità, sono un potenziale danno per l’ente, poiché potrebbero pregiudicarne la corretta conduzione;

nel 2006 Sindaco, Vicesindaco e Dirigente del comune di Taranto s
ono stati condannati per falso ideologico di pubblico ufficiale in atto pubblico, per aver omesso debiti e indicato crediti inesistenti del Comune, inducendo il consiglio comunale ad approvare una serie di rendiconti annuali (tra il 2000 e il 2004) non conformi al vero;

e che, a giudizio dell’interrogante:

l’amministrazione non ha, tra l’altro, dato chiara comunicazione pubblica di questo procedimento in corso presso la Corte dei Conti Umbria (rendiconto 2011 compilato dall’Organo di revisione del Comune di Spoleto e protocollato dalla Corte dei Conti in data 14.12.2012);

stanti le premesse sembra inverosimile individuare quale unico responsabile dei fatti l’ex Direttore Generale Cerquiglini e che invece sia più opportuno attribuire e distribuire le giuste responsabilità tra Sindaco, Vice Sindaco e Assessore al Bilancio della attuale e delle precedenti amministrazioni; o in ogni caso se sia più equo ripartire le giuste responsabilità oltre la logica del “io non potevo sapere”.

Si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo sono a conoscenza dei fatti; quali Atti Amministrativi prevedono di compiere al fine di adempiere alle funzioni di controllo e garanzia del funzionamento dell’ente locale;

se ritengono sciogliere la Giunta Comunale per evidenti incompatibilità e possibilità di occultamento di prove oggettive relative a carteggi e contabilità;

se ritengono quindi necessario il Commissariamento della Giunta Comunale.