Richard Meltzer (famoso critico musicale): «L’intero album rende meno solitaria una strada deserta, il sole un po’ più caldo e la vita un po’ più poetica».
Nel 1999, Damien Rice lascia il proprio gruppo alla vigilia delle prime registrazioni in studio con la nuova casa discografica. Parte per un viaggio in giro per l’Europa e nel mese di marzo arriva in Toscana e ci si ferma per un’anno intero, tornando poi a Dublino pieno di idee con un nuovo stile musicale con cui esprimerle al meglio. Registra alcuni pezzi ed invia il proprio demo a David Arnold (produttore di Bjork), che rimane talmente colpito dalla voce del cantautore irlandese da decidere di procurargli un po’ di soldi e finanziargli il progetto musicale.
Nasce così O, dentro un appartamento, negli ultimi mesi del 2001. Chitarra, batteria, archi, voce (tra cui la fondamentale collaborazione di Lisa Hannigan). Un lavoro intimo, estremamente poetico e di forte impatto, complice la registrazione “home-made” e la straordinaria voce di Rice.
Tra i vari singoli, The Blower’s Daughter, usata come pezzo portante del film Closer di Mike Nichols (2004). Il pezzo d’apertura dell’album, Delicate, è stato usato in episodi di alcune delle più famose serie tv, tra le quali Dr. House, Lost, Alias e Misfits.