Nuovi ponti collegano Spoleto con New York, Parigi, Bruxelles, Seoul, ma anche con la Pergola di Firenze e l’Accademia d’Arte Drammatica di Roma. Dopo il successo dello scorso anno ‒ con oltre 500 artisti in programma – torna La MaMa Spoleto Open. La manifestazione Fringe di Spoleto si consolida grazie a nuove collaborazioni nazionali e internazionali e crescendo riscopre le sue radici.
Il programma 2013 punterà quindi su Internazionalità e Residenze, parole chiave del lavoro di Ellen Stewart, la fondatrice del La MaMa Theater di New York, che dall’86 scelse Spoleto per dar vita alla sede europea del suo teatro. La MaMa Spoleto Open 2013 ospiterà molti dei gruppi che hanno lavorato in residenza a La MaMa Umbria. Un’edizione che punta meno sulla quantità e più sulla qualità: non tanto una vetrina di spettacoli, ma piuttosto una rete di progettualità internazionali. Le compagnie vengono accompagnate in un processo creativo complesso: la presentazione del lavoro a Spoleto costituisce una tappa di un percorso più ampio.
“Questa manifestazione ha avuto nella scorsa edizione il forte sostegno dell’assessore Vincenzo Cerami, purtroppo dopo l’estate con la sua assenza, ci siamo sentiti un po’ abbandonati. Forse ci sono state delle incomprensioni con l’ufficio cultura, ma siamo di nuovo qui” Con queste parole, Andrea Paciotto, direttore artistico de La Mama Spoleto Open, apre la conferenza stampa di presentazione. “Il nostro scopo è rendere la città sempre più accogliente – continua Paciotto – una città animata e creativa, coinvolgendo sempre più il tessuto sociale. Attraverso le residenze artistiche vogliamo con forza presentare l’idea che anche Spoleto può essere una città di cultura: non solo ospitare cultura ma anche produrre cultura. Abbiamo ospitato degli artisti e i loro lavori saranno presentati in questa edizione. Questo è un punto di forza per noi e per Spoleto,vorremmo che la città riconoscesse di più questo fattore di produzione artistica.”
Durante il Festival dei 2Mondi le attività si svolgeranno presso lo spazio del Cantiere Oberdan, situato in Piazza San Gabriele dell’Addolorata, dietro Piazzetta dell’Erba. Qui si potranno vedere alcuni dei lavori sviluppati nel corso di questi mesi. Ci saranno poi nuove importanti iniziative che coinvolgono la città di Spoleto come per esempio De Place, il ricco programma di eventi nella Piazzetta dell’Erba realizzato in collaborazione con i Commercianti del Borgo. Un sodalizio quello tra cultura e città che si fa sempre più profondo nelle azioni concrete e nelle sinergie, come questa che trasformerò la piazzetta in un palcoscenico in cui sarà creato un punto di accoglienza, per favorire lo scambio fra artisti e spettatori. E a settembre si svolgeranno i Fringe Days: le giornate finali di un concorso destinato a selezionare gli spettacoli per i progetti della prossima stagione. In quell’occasione sbarcheranno a Spoleto decine di lavori scelti tramite apposito bando.
Una prestigiosa collaborazione è stata avviata con il teatro della Pergola di Firenze, dove è attivo il progetto Florence for Fringe. Un ricco accordo fra Firenze e Spoleto, nato a seguito di un incontro a Palazzo Vecchio fra i rispettivi assessori alla cultura, Sergio Givone e Vincenzo Cerami. Appena premiato con il David di Donatello alla Carriera, Cerami è stato fra gli iniziatori della manifestazione fringe di Spoleto. Il progetto fiorentino è una proposta per giovani artisti ‒ realizzata in collaborazione fra Pergola, Comune e l’associazione Cultcube ‒ che offre in premio l’invito al Fringe Festival di Edimburgo. Quest’anno il vincitore del concorso, Maurizio Lombardi, presenterà il suo spettacolo anche a Spoleto (3-6 luglio) prima di arrivare a Edimburgo (2-26agosto), mentre un lavoro sviluppatosi a La MaMa ‒ Oceania, del coreografo Afshin Varjavandi ‒ andrà in scena alla Pergola.
Caterina Carpinella dell’associazione Cultcube presente in conferenza stampa, per il progetto Florence for Fringe commenta: “Per una città come Firenze è fondamentale collegarsi con una città che ha un tessuto produttivo più contemporaneo. Per noi collegarsi con Spoleto è una grandissima opportunità, così come lo è stato il collegamento con il Fringe Festival di Edimburgo. Sono molto felice di essere qui – aggiunge – anche per portare il saluto di Riccardo Ventrella, direttore del teatro de La Pergola di Firenze e dell’Assessore alla Cultura di Firenze Sergio Givone. Il nostro scopo sarebbe portare in Italia il modello culturale e pro del Fringe di Edimburgo. Il nostro paese non investe su un settore che invece sarebbe di grande importanza. A Edimburgo sono riusciti anche a incrementare il reddito pro capite, tramite il festival.”
Fa eco alle parole di Andrea Paciotto e di Caterina Carpinella la dichiarazione dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Spoleto, Battistina Vargiu: “Condivido quello che ha detto Andrea Paciotto: questo è il momento giusto per far riappropriare la città di Spoleto della produzione artistica. D’altra parte qui siamo in un luogo che si chiama Cantiere Oberdan. Lo scopo è proprio elaborare spettacoli, questo un luogo simbolo dove si elabora cultura. Salutiamo Firenze, siamo molto felici di questo scambio fortemente voluto da Cerami e ci auguriamo che sia l’inizio di un progetto continuo.” Presenti in conferenza stampa anche alcuni artisti che parteciperanno all’edizione 2013 come Roberto Cavosi, autore e interprete di Don Giovanni e Virginia Ryan autrice della mostra esposta al Cantiere Oberdan.