Sberle al figlio malato, alla sbarra mamma con problemi depressivi. Le contestano l’abuso di mezzi di correzione per quei ceffoni tirati nel 2004, quando il figlio affetto da patologia psicofisica, ne aveva 16.
A confermare la triste storia di maltrattamenti in famiglia sono stati i servizi sociali che seguono sia la madre che il figlio. Qualche schiaffo di troppo a cui il ragazzo non avrebbe mancato di reagire. Un rapporto delicato scandito, come confermato dagli operatori, scandito da alti e bassi, tra profondo affetto e violenza, e che tuttora prosegue, visto che i due vivono ancora insieme.
La donna, però, al momento è accusa di abuso di mezzi di correzione, reato per il quale sono previsti fino a sei mesi di reclusione. Il processo che si è aperto ieri in tribunale è stato rinviato niente di meno al primo luglio 2014, praticamente tra un anno.