Suicidio giovane imprenditrice, il grido della Confcommercio

Grido di dolore della Confcommercio
Grido di dolore della Confcommercio

Come sicuramente avrete appreso, martedì pomeriggio una giovane imprenditrice si è tolta la vita nella propria abitazione a causa di una serie di difficoltà economiche. La donna, mamma di due bimbi, gestiva per conto del Comune un esercizio pubblico. 

La notizia ha sconvolto l’intera città, gli stessi dipendenti del Comune e la categoria dei commercianti che attraverso i rappresentanti Andrea Tattini e Giorgio Mencaroni esprime tutto il proprio dolore per il tragico gesto. 

Ecco cosa scrivono:

“La incontravo spessissimo ci salutavamo cordialmente e non mi ha mai dato segno del suo disagio. E di ciò mi rammarico. Di fronte a questa tragedia immane, esprimo la più profonda vicinanza e solidarietà alla sua famiglia, mia e di tutta la Confcommercio di Spoleto e della provincia di Perugia. Spero solo che questa tristissima vicenda – di cui per rispetto non voglio entrare nel merito – spalanchi gli occhi sulle dimensioni di una emergenza che noi stiamo denunciando da mesi, da anni.

Ogni giorno incontro imprenditori che mi dicono che non ce la fanno più –che sono psicologicamente distrutti, che non hanno più la forza di andare avanti, e lo dicono chiaramente. Ogni giorno ho richieste di aiuto economico: anche trovare 400/500 euro per pagare una bolletta diventa un problema insormontabile. E peggio ancora ci sono quelli che vivono il proprio dramma chiudendosi in se stessi, senza trovare neppure la forza per chiedere sostegno.

Questa è la realtà che viviamo non solo a Spoleto, ma in tutta l’Umbria. Una realtà spesso sotto traccia, perché gli imprenditori che non ce la fanno più, che arrivano addirittura a rinunciare alla vita, come è accaduto con la giovane donna spoletina, sono persone perbene, sono persone piene di dignità, sono persone giuste, che fanno impresa rispettando le regole, dando il tutto per tutto, investendo passione e tutto ciò che hanno, e che proprio per questo vivono con vergogna le difficoltà economiche in cui si trovano, anche se di esse non hanno nessuna colpa o responsabilità.

Vergogna e scoramento arrivano a livelli tali da far perdere la speranza di trovare una soluzione, anche quando magari sarebbe possibile, da far sovvertire la scala dei valori personali: si rinuncia anche alla vita per quello che viene vissuto come un “fallimento” di fronte al mondo e a se stessi. Ma questo è inaccettabile, inaccettabile che la crisi si debba pagare con la vita! Inaccettabile che sia la gente perbene a pagare per l’arroganza dei grandi e piccoli burattinai della finanza, dell’economia e della politica, che hanno giocato e stanno ancora giocando con il destino delle persone, sicuri della loro impunità!”.

Un grido di dolore che amplifica il presidente della Confcommercio della provincia di Perugia Giorgio Mencaroni: “Agli imprenditori voglio fare un appello: non perdete mai il senso di ciò che conta davvero, non dimenticate che la vita non ha prezzo! Non dimenticate che Confcommercio è sempre pronta ad ascoltarvi, ad affiancarvi per cercare una soluzione: parlare è comunque un primo passo per affrontare le cose”. E poi un appello: “In una situazione così drammatica confidiamo che si prosegua nella via – intrapresa anche dalla stessa Equitalia – di abbandonare la rigidità schematica a favore di una valutazione specifica delle singole realtà e problematiche aziendali. Perché dietro le aziende ci sono sempre le persone, che vanno tutelate prima di tutto”.

6 Responses

  1. CHE BELLE PAROLE…………. PAROLE, PAROLE, PAROLE, PAROLE…..
    SERVONO I FATTI, NON LE PAROLE.
    LA MORTE DI QUESTA DONNA NON E’ UN SUICIDIO. PER ME E’ UN OMICIDIO ED IL COLPEVOLE E’ LO STATO!
    E’ TROPPO SEMPLICE ANDARE IN GIRO CON UNA MAGLIETTA CON LA SCRITTA “BASTA”.

  2. CHE BELLE PAROLE…………. PAROLE, PAROLE, PAROLE, PAROLE…..
    SERVONO I FATTI, NON LE PAROLE.
    LA MORTE DI QUESTA DONNA NON E’ UN SUICIDIO. PER ME E’ UN OMICIDIO ED IL COLPEVOLE E’ LO STATO!
    E’ TROPPO SEMPLICE ANDARE IN GIRO CON UNA MAGLIETTA CON LA SCRITTA “BASTA”.

  3. Il Comune di Spoleto che si da tanto da fare per gli extracomunitari.elargendo sussidi a piene mani,dimostra invece di essere insensibile di fronte ai problemi degli Spoletini autentici,aizzando Equitalia contro chi si trova in difficoltà.Questa ragazza si è suicidata perchè non riusciva a pagare l’affitto al Comune e nessuno l’ha aiutata,anzi è stata minacciata di sfratto.Ora fanno lacrime di coccodrillo e cercano di far passare in sordina l’accaduto,ma se hanno un barlume di coscienza,spero che non dormiranno più.

  4. Il Comune di Spoleto che si da tanto da fare per gli extracomunitari.elargendo sussidi a piene mani,dimostra invece di essere insensibile di fronte ai problemi degli Spoletini autentici,aizzando Equitalia contro chi si trova in difficoltà.Questa ragazza si è suicidata perchè non riusciva a pagare l’affitto al Comune e nessuno l’ha aiutata,anzi è stata minacciata di sfratto.Ora fanno lacrime di coccodrillo e cercano di far passare in sordina l’accaduto,ma se hanno un barlume di coscienza,spero che non dormiranno più.

  5. Un’altra povera vittima di questo schifoso sistema menefreghista che ha generato la crisi e che nessuno vuole risolvere.
    L’imprendiditrice non sarà mai dimenticata da coloro che le hanno sempre voluto bene, ma dubito che il suo ricordo rimarrà a lungo nelle menti di coloto hanno il dovere di contrastare il disagio dei cittadini e di sistemare le cose.

  6. Un’altra povera vittima di questo schifoso sistema menefreghista che ha generato la crisi e che nessuno vuole risolvere.
    L’imprendiditrice non sarà mai dimenticata da coloro che le hanno sempre voluto bene, ma dubito che il suo ricordo rimarrà a lungo nelle menti di coloto hanno il dovere di contrastare il disagio dei cittadini e di sistemare le cose.

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