Spoleto, 150 mln per trasformarla nella capitale di arte e cultura. Ci pensa il Duca Rodolfo Varano di Camerino

mister-xPare proprio proceda a passo spedito il progetto del Duca Rodolfo Varano di Camerino, l’uomo che ha tutta l’intenzione di trasformare Spoleto nella capitale mondiale dell’arte e della cultura mondiale. 
 
Dopo aver promesso nuovi posti di lavoro e numerosi progetti, gli uomini del Duca -il commercialista Caforio e il dottor Toma- hanno annunciato, tramite una rapida conferenza stampa, che in pochi giorni ben 150 milioni di euro verranno trasferiti alla Nit Holdings Italia Srl costituitasi da poco, proprio per iniziare a dar vita al progetto che ha suscitato la curiosità di molti, tra istituzioni e cittadini. Curiosità, tra l’altro, che non fanno che crescere, dal momento che del nascente progetto si sa poco e niente e tutto è ancora da svelare. 
 
Tutto ciò che è dato sapere al momento sono poche frasi estrapolate da un breve comunicato stampa volto a dichiarare che questi 150 milioni sono necessari per avviare il programma “Spoleto capitale mondiale dell’arte e della cultura” e che verrà acquisito il controllo della partecipazione di maggioranza dalla società NIT Holdings Limited di Hong Kong. La sede della società sarà a Spoleto in via Beniamino Gigli e amministratore è stato nominato il signor Bruno Toma. 
 
Poche notizie, dunque, ma che lasciano ben sperare anche per il fatto, ribadito dallo stesso Duca, che qualsiasi risorsa servirà al progetto (siano esse materiali o posti di lavoro) verranno prese dal nostro comprensorio.
 
Su questo misterioso personaggio non abbiamo trovato nulla, se non questo articolo del Corriere della Sera: “Non ho una lira “. E il principe non paga gli alimenti.
 
C’è da fidarsi? Che ne pensate?

8 Responses

  1. non è che gli avanzano un 100.000 euri, con questi chiari di luna farebbero comodo!!!!! come diceva un grande comico ” Ma mi faccia il piacere”

  2. non è che gli avanzano un 100.000 euri, con questi chiari di luna farebbero comodo!!!!! come diceva un grande comico ” Ma mi faccia il piacere”

  3. di questi tempi questo se ne viene a Spoleto con 150 milioni per fare non si sa cosa solo in nome dell’arte e della cultura???
    …boh..
    …non sarà come la storia dei tedeschi??…

  4. di questi tempi questo se ne viene a Spoleto con 150 milioni per fare non si sa cosa solo in nome dell’arte e della cultura???
    …boh..
    …non sarà come la storia dei tedeschi??…

  5. Ma il 1° Aprile non è passato?!?!?!

  6. Ma il 1° Aprile non è passato?!?!?!

  7. Tanti stanno gridando al miracolo, ovviamente quello economico e produttivo, che tale progetto faraonico porterebbe nella nostra città. Ben venga! Però lasciatemi il diritto del dubbio (come vedete non ho detto sospetto). Lasciatemelo come cittadino ma, in questo caso, come Consigliere Comunale chiamato a rappresentare, nel ruolo di minoranza, la volontà e le esigenze dei cittadini. Il dubbio, al di la’ dei singoli soggetti che conosceremo meglio, scaturisce dalla facilità con la quale, “cotanta grazia di Dio”, viene calata nel territorio. Un progetto così corposo ed importante, sin dal suo nascere, si costruisce con la citta’, con le sue Istituzioni, con le sue realtà produttive, con le sue peculiarita’ e vocazioni, in maniera trasparente e coinvolgente. Non lo si confeziona chi sa dove, chissà con chi, per presentarlo poi, si’ a tutti, ma bello che fatto!
    Non ho al momento motivi per dire che dietro allo stesso ci siano interessi diversi dal mecenatismo, sia ben chiaro. Quando però il Maestro Menotti incomincio’ a maturare l’idea del suo Festival, non arrivò nella città a cose fatte, pronto per partire. Incominciò a far conoscere agli spoletini, in maniera concreta e consequenziale, ciò che avrebbe portato, senza chiedere prima di portare. La promessa di cospicui finanziamenti, al limite dell’inverosimile, personalmente non mi abbaglia. A chi promette un grande cammino, chiedo sempre di farmi vedere come compie i primi passi. Se poi il riscontro e’ positivo, benissimo!!! Il massimo sostegno per arrivare al traguardo. Ed in questo caso il traguar e’ importante, perché riguarda il futuro della nostra città .

  8. Tanti stanno gridando al miracolo, ovviamente quello economico e produttivo, che tale progetto faraonico porterebbe nella nostra città. Ben venga! Però lasciatemi il diritto del dubbio (come vedete non ho detto sospetto). Lasciatemelo come cittadino ma, in questo caso, come Consigliere Comunale chiamato a rappresentare, nel ruolo di minoranza, la volontà e le esigenze dei cittadini. Il dubbio, al di la’ dei singoli soggetti che conosceremo meglio, scaturisce dalla facilità con la quale, “cotanta grazia di Dio”, viene calata nel territorio. Un progetto così corposo ed importante, sin dal suo nascere, si costruisce con la citta’, con le sue Istituzioni, con le sue realtà produttive, con le sue peculiarita’ e vocazioni, in maniera trasparente e coinvolgente. Non lo si confeziona chi sa dove, chissà con chi, per presentarlo poi, si’ a tutti, ma bello che fatto!
    Non ho al momento motivi per dire che dietro allo stesso ci siano interessi diversi dal mecenatismo, sia ben chiaro. Quando però il Maestro Menotti incomincio’ a maturare l’idea del suo Festival, non arrivò nella città a cose fatte, pronto per partire. Incominciò a far conoscere agli spoletini, in maniera concreta e consequenziale, ciò che avrebbe portato, senza chiedere prima di portare. La promessa di cospicui finanziamenti, al limite dell’inverosimile, personalmente non mi abbaglia. A chi promette un grande cammino, chiedo sempre di farmi vedere come compie i primi passi. Se poi il riscontro e’ positivo, benissimo!!! Il massimo sostegno per arrivare al traguardo. Ed in questo caso il traguar e’ importante, perché riguarda il futuro della nostra città .

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