La notizia di cui abbiamo scritto ieri non è stata, purtroppo, un caso isolato.
Martedì scorso, infatti, un altro ragazzo, studente spoletino, aveva annunciato, tramite un post diretto ad alcuni suoi compagni, l’intenzione di lanciarsi dal Ponte delle Torri, cosa che ha immediatamente fatto scattare l’allarme, facendo intervenire i carabinieri.
Questi, come nel caso di ieri, sono riusciti fortunatamente a parlare con il giovane e a farlo ragionare, sventando così il tentativo di fare un gesto estremo.
Certo è che questi comportamenti, con una tale frequenza e per giunta provenienti persone così giovani, non fanno che aumentare la preoccupazione già alta intorno a questo problema.
Per Zaffini
Il problema non è il ponte bensi’il disagio sociale di questi ultimi anni,causato dalla incapacità dei politici italiani di dare certezze ai cittadini,continuando con la loro litigiosità a da dare un pessimo esempio ai giovani.Non è chiudendo il ponte che si risolve il problema dei suicidi,ma creando lavoro,speranze per i giovani.Il resto è solo propaganda politica ogni volta che avviene un suicidio.
Per Zaffini
Il problema non è il ponte bensi’il disagio sociale di questi ultimi anni,causato dalla incapacità dei politici italiani di dare certezze ai cittadini,continuando con la loro litigiosità a da dare un pessimo esempio ai giovani.Non è chiudendo il ponte che si risolve il problema dei suicidi,ma creando lavoro,speranze per i giovani.Il resto è solo propaganda politica ogni volta che avviene un suicidio.
SONO PIENAMENTE D’ACCORDO CON IL SIG . MARIO. NESSUNO CHE CI GOVERNA NON FA NIENTE PER SUPERARE QUESTO MOMENTO COSI’ DIFFICILE PER TUTTI I CITTADINI. SPECIALMENTE I RAGAZZI SI TROVANO SENZA UN FUTURO E PROSPETTIVE DI OCCUPAZIONE.
VORREI TANTO CHE UN POLITICO SI FACESSE SENTIRE CON QUALCHE IDEA O PROPOSTA PER MIGLIORARE QUESTA SOCIETA’ CHE STA COLANDO A PICCO.
SONO PIENAMENTE D’ACCORDO CON IL SIG . MARIO. NESSUNO CHE CI GOVERNA NON FA NIENTE PER SUPERARE QUESTO MOMENTO COSI’ DIFFICILE PER TUTTI I CITTADINI. SPECIALMENTE I RAGAZZI SI TROVANO SENZA UN FUTURO E PROSPETTIVE DI OCCUPAZIONE.
VORREI TANTO CHE UN POLITICO SI FACESSE SENTIRE CON QUALCHE IDEA O PROPOSTA PER MIGLIORARE QUESTA SOCIETA’ CHE STA COLANDO A PICCO.
Caro Mario, sono perfettamente d’accordo con te: perchè demonizzare il NOSTRO PONTE? Forse per non pensare che la colpa è nostra……abbiamo ucciso i sogni dei nostri figli…..noi sognavamo di diventare operai, impiegati, insegnanti, avvocati….. Adesso che cosa possiamo offrire loro, in questa città agonizzante??? Un ponte per suicidarsi!!!!!! Per favore, diamo, di nuovo, le speranze ai nostri adorati figli!!!!!!
Caro Mario, sono perfettamente d’accordo con te: perchè demonizzare il NOSTRO PONTE? Forse per non pensare che la colpa è nostra……abbiamo ucciso i sogni dei nostri figli…..noi sognavamo di diventare operai, impiegati, insegnanti, avvocati….. Adesso che cosa possiamo offrire loro, in questa città agonizzante??? Un ponte per suicidarsi!!!!!! Per favore, diamo, di nuovo, le speranze ai nostri adorati figli!!!!!!
Solitudine, indifferenza, disagio giovanile, disagio sociale e econiomico tutti problemi reali quanto urgenti da affrontare e magari via via risolvere ma a questi va aggiunto il problema della messa in sicurezza di un monumento in quanto obbligo per ogni amministratore di garantire la sicurezza degli amministrati. non distinguere i due livelli del problema (una cosa è la messa in sicurezza con orari per la visita e chiusure programmate come per ogni altro monumento al mondo altro è risolvere nel breve volgere di qualche giorno problemi esistenziali giganteschi) denota confusione mentale e ignoranza: la messa in sicurezza del ponte è un obbligo non più rinviabile per Spoleto e per il suo Sindaco! Sul come fare ci si può confrontare sul quando no!
Solitudine, indifferenza, disagio giovanile, disagio sociale e econiomico tutti problemi reali quanto urgenti da affrontare e magari via via risolvere ma a questi va aggiunto il problema della messa in sicurezza di un monumento in quanto obbligo per ogni amministratore di garantire la sicurezza degli amministrati. non distinguere i due livelli del problema (una cosa è la messa in sicurezza con orari per la visita e chiusure programmate come per ogni altro monumento al mondo altro è risolvere nel breve volgere di qualche giorno problemi esistenziali giganteschi) denota confusione mentale e ignoranza: la messa in sicurezza del ponte è un obbligo non più rinviabile per Spoleto e per il suo Sindaco! Sul come fare ci si può confrontare sul quando no!
Concordo pienamente col Sig. Mario..
Concordo pienamente col Sig. Mario..
Continuiamo a perdedre tempo, continuiamo a non capire che l’emergenza sociale è forte . Non è il Ponte che uccide, mettiamocelo bene in testa, uccide la solitudine , uccide l’indifferenza di una società ripiegata su se stessa che corre verso obiettivi che nemmeno conosce, ma corre, corre per sfuggire da se stessa. Il successo a tutti i costi è diventato qualcosa che promuove o boccia le persone , i genitori lo inseguono per avere un peso sociale, i ragazzi lo vivono come l’unica spiaggia per far capire che esistono, perchè altrimenti sono un niente in un ignranaggio spietato e inarrestabile. In Tutto questo il Ponte sta lì da secoli ma ora vuol dire un modo semplice e sbrigativo per un gesto estremo, per far capire che esistiamo, per assurdo, negando l’esistenza. O capiamo questo , ne discutiamo, ci adoperiamo perchè nelle scuole insieme a tente materie che dovrebbero portare i ragazzi ad un sicuro successo sociale, ci sia posto anche peresperti che gli fanno conoscere se stessi, o potremo chiudere ponti, autostrade, torri, ma continueremo a non risolvere il problema. Scusate lo sfogo.
Continuiamo a perdedre tempo, continuiamo a non capire che l’emergenza sociale è forte . Non è il Ponte che uccide, mettiamocelo bene in testa, uccide la solitudine , uccide l’indifferenza di una società ripiegata su se stessa che corre verso obiettivi che nemmeno conosce, ma corre, corre per sfuggire da se stessa. Il successo a tutti i costi è diventato qualcosa che promuove o boccia le persone , i genitori lo inseguono per avere un peso sociale, i ragazzi lo vivono come l’unica spiaggia per far capire che esistono, perchè altrimenti sono un niente in un ignranaggio spietato e inarrestabile. In Tutto questo il Ponte sta lì da secoli ma ora vuol dire un modo semplice e sbrigativo per un gesto estremo, per far capire che esistiamo, per assurdo, negando l’esistenza. O capiamo questo , ne discutiamo, ci adoperiamo perchè nelle scuole insieme a tente materie che dovrebbero portare i ragazzi ad un sicuro successo sociale, ci sia posto anche peresperti che gli fanno conoscere se stessi, o potremo chiudere ponti, autostrade, torri, ma continueremo a non risolvere il problema. Scusate lo sfogo.