Ad essere chiamato in causa è stato, 6 anni fa, un ragazzo residente nelle campagne spoletine che per mangiare l’agnello il giorno di Pasqua, decise di ucciderlo.
Complice l’inesperienza e -pare- qualche deficit mentale, il ragazzo uccise l’agnello senza prima stordirlo, causandogli così maggiori sofferenze.
Sofferenze che si sono tramutate in urla ben udite dal vicino di casa che, evidentemente sconcertato, ha deciso di denunciare il giovane.
L’accusa è -appunto- quella di maltrattamento su animali, un reato che prevede la reclusione da 3 mesi a 1 anno con una pena pecuniaria che va da 3mila a 15mila euro e che viene aumentata della metà se l’animale è morto in seguito ai maltrattamenti.
Il tutto va avanti dal 2007 e lungi dal concludersi, il prossimo settembre avrà luogo un’altra udienza. Tempi, costi e spese che stanno diventando davvero al limite del paranormale.
la prossima volta lo porteremo in svizzera a morire l’agnello… poverino… ahhhhhh faremo anche un test per capire se vuole morire… babborabbia non dire queste cose!!!! cara federica secondo me molta gente, come te, non ci sta piu con la testa… con le signore ansiane che rubano un pezzo di pollo per mangiare a pranzo andiamo a vedere se soffre un agnello mentre muore… vergogna e rispetto per chi non se la passa bene anche grazie a queste leggi assurde
la prossima volta lo porteremo in svizzera a morire l’agnello… poverino… ahhhhhh faremo anche un test per capire se vuole morire… babborabbia non dire queste cose!!!! cara federica secondo me molta gente, come te, non ci sta piu con la testa… con le signore ansiane che rubano un pezzo di pollo per mangiare a pranzo andiamo a vedere se soffre un agnello mentre muore… vergogna e rispetto per chi non se la passa bene anche grazie a queste leggi assurde
babbo rabbia il tuo paragone non regge.tra i cervelli andati in fumo c’ e’ anche il tuo se fai questi paragoni.la gente che si suicida per mancanza di lavoro non da’ valore alla vita .
babbo rabbia il tuo paragone non regge.tra i cervelli andati in fumo c’ e’ anche il tuo se fai questi paragoni.la gente che si suicida per mancanza di lavoro non da’ valore alla vita .
poveri noi come ci siamo ridotti , piangiamo per un agnello che doveva finire comunque cotto e lasciamo bimbi genitori figli e quant’altro a suicidarsi per mancanza di lavoro , soldi e quant’altro . il cervello è andato in fumo purtroppo
poveri noi come ci siamo ridotti , piangiamo per un agnello che doveva finire comunque cotto e lasciamo bimbi genitori figli e quant’altro a suicidarsi per mancanza di lavoro , soldi e quant’altro . il cervello è andato in fumo purtroppo