Il Caso Luciano Casciola, che il nostro blog ha lanciato continua a far discutere. Il commento postato sul nostro blog, non era quindi così astruso se il consigliere Zaffini ha voluto mettere i puntini sulle i e tracciare uno scenari così impietoso: Casciola sarebbe potuto restare se ci fosse stata una volontà precisa dei nostri amministratori, cosa che, come già ribadito nella nostra intervista non ha trovato l’attivismo di amministratori interessati. Ecco il contributo di Zaffini, che ribadisce come Spoleto, con la solita negligenza ha perso un’eccellenza della sanità, che non è certo roba da poco .
Presto svelato il retroscena: ho personalmente verificato l’impossibilità tecnica di affidare al “grande” Luciano un’incarico professionale del quale la Fondazione della Cassa di Risparmio si era detta meritoriamente pronta a farsi carico, in quanto sia la legge nazionale che, molto recentemente peraltro, quella regionale VIETANO oggi espressamente tale possibilità dopo che in passato tale prassi era stata molto abusata a beneficio di altri dirigenti regionali (tale è anche un primario) i quali dopo il pensionamento e relativa buonuscita restavano per anni al loro posto percependo laute parcelle. Altre soluzioni andavano trovate a tempo debito e con la necessaria autorevolezza verso la Regione ma entrambi sono mancati. Stavolta la “colpa” non la possiamo addossare a nessuno, è solo nostra e della classe dirigente a cui abbiamo (si fa per dire) dato fiducia.
Franco Zaffini.