Aurelio Fabiani, ci invia un commento che riportiamo e al quale rispondiamo, cercando di fare chiarezza in una polemiche che comunque ci ha permesso di tenere alta la tensione sul caso Michael Jacob.
Non rappresento un’associazione ambientalista ma l’attacco gratuito verso alcune associazioni ambientaliste come Legambiente in prima fila a Spoleto su tutte le questioni principali della città, dall’IMS all’Italmatch, con conseguenze anche personali, quali aggressioni e querele, è francamente inaccettabile. Non avevo visto l’articolo ma quando l’ho letto sono rimasto allibito.
E’ chiaro che parlate nell’interesse di qualcuno ( e dal peso che date agli articoli che pubblicate si capisce anche chi è questo qualcuno) e come giornalisti la cosa non va bene. Non mi ricordo ad esempio, ma se ne potrebbero fare molti altri di esempi, se i comunicati recenti che vi ho inviato sulla delocalizzazione dell’Italmatch e sull’eliminazione dei cesti per il vetro per la differenziata nella zona dove abito (Eggi Bazzano)li avete pubblicati. Il rubinetto è vostro, aprite e chiudete come volete ovviamente, ma se poi si va a prendere l’acqua da un’altra parte poi non vi lamentate. Aurelio Fabiani
La Risposta. caro Aurelio, innanzi tutto grazie per il tuo intervento . Vorrei subito sgombrare il campo da fantasmi che non solo tu, ma anche altre telefonate hanno evidenziato.
L’articolo da me firmato non è stato scritto nell’interesse di alcuno, ma solo casomai in quello del nostro amico Michael Jacob. Credo di essere sufficientemente supportato dalla storia della mia trasmissione e dal sito per dimostrare che i tuoi comunicati sull’Italmatch, o su altre problematiche cittadine sono stati sempre regolarmente pubblicati, con l’eccezione a volte di quelli con tematiche più generali o nazionali, che esulano un pò dal tenore strettamente cittadino e territoriale del nostro blog. Non abbiamo formazioni o movimenti politici di riferimento, se poi alcune tematiche che ci sono care possono essere interpretate da questa o quella forza politica, ci sentiamo liberi di sposarla o meno.
In merito all’articolo a cui ti riferisci, la mia critica , che rifarei in ogni momento, voleva rimarcare il fatto che dell’udienza che dovrà subire Michael a noi non è arrivata alcuna comunicazione, mentre mi sarei aspettato un gran casino da parte dalle associazioni ambientaliste che pure si erano adoperate in estate. Mi sono interessato personalmente per saperne di più e dare risalto ad un fatto che trovo gravissimo e, ripeto, cercavo conforto da associazioni che non ho sentito. Tutto qui.
Ma dicendola tutta, questo atteggiamento ricalca la nostra difficoltà di avere contatti con le associazioni che pur rendendosi protagoniste di azioni rimarchevoli non comunicano sufficientemente quello che fanno. Trovo snobbistico e profondamente sbagliato, permettimi, che debba essere io con grande difficoltà a corteggiare questo o quell’esponente ambientalista per concordare servizi che mi dovrebbero essere suggeriti e chiesti.
La comunicazione che si voglia o no è ormai un elemento imprescindibile e fondamentale , ma mi rendo conto che voi non la pensate così. Come ho già ricordato altrove la nostra trasmissione significa una visibilità che poche altre cose possono offrire ( 70000 contatti settimanali) . Ci sono stati casi in cui alcuni servizi che volevo realizzare mi sono stati impediti dalla sufficienza di chi invece di essere contento sembrava infastidito dal mio interessamento, un pò strano e irritante non trovi?
Per parlare poi di un caso che ti ha coinvolto direttamente, penso tu possa essere testimone di quanto lo abbia cercato, sollecitato e voluto realizzare con forza, in più di un’occasione anche in un momento delicato che mi è costato la diffidenza e la preoccupazione della mia emittente.
L’accusa di chiudere e aprire i rubinetti a nostro piacimento, come se lo facessimo penalizzando qualcuno a favore di qualcun alto lo trovo francamente ingeneroso, sopratutto mossa da te. In ogni caso siamo in clima di libertà ed ognuno può dissetarsi come dici tu, dove vuole, anche se dubito che ci siano altre fonti che offrano la stessa visibilità che diamo noi a certe tematiche.
Francesco Ragni
Caro Francesco,
non ho alcuna intenzione di fare polemiche fine a se stesse, per cui con questo che scrivo, qualsiasi intervento successivo possa venire, la chiudo. Ho sentito il dovere di intervenire su quanto da voi scritto per un dovere morale, verso persone che da anni hanno dato tutto quello che avevano per l’ambiente a Spoleto. Ripeto, non sono iscritto a nessuna associazione ambientalista (non apprezzo tutto quello che, a livello nazionale, fa Legambiente) ma conosco l’impegno di Stefano, Simonetta, Francesco, non solo per l’ambiente, quando, unici ! hanno ripreso con una iniziativa pubblica la nostra battaglia in consiglio comunale sul rischio industrale Italmatch, ricevendo in cambio insulti e spintoni, quando hanno fatto prima di tutti la loro parte sull’ecomostro, ricevendo in cambio denunce, quando per primi hanno promosso la solidarietà con Michael e Daniela, coinvolgendo gli altri.
Lo sai cosa è che non convince Francesco, i toni.
Da persone accorte e dotate di ironia e sarcasmo quali avete sempre dimostrato con successo di essere, il registro che avete usato contro le associazioni ambientaliste non è credibile, non solo alla luce dei fatti, che lo contraddicono, ma in se: “noi non perdoniamo”, sono parole che stonano, e parecchio. Dopodichè nasce la dietrologia di commenti come il mio, magari sbagliata, vedremo in seguito.
Allora mettiamola così,avete puntato i cattivi per amore verso Michael e Daniela, e avete mancato il bersaglio, colpendo per sbaglio i buoni.
Un saluto, Aurelio
Caro Francesco,
non ho alcuna intenzione di fare polemiche fine a se stesse, per cui con questo che scrivo, qualsiasi intervento successivo possa venire, la chiudo. Ho sentito il dovere di intervenire su quanto da voi scritto per un dovere morale, verso persone che da anni hanno dato tutto quello che avevano per l’ambiente a Spoleto. Ripeto, non sono iscritto a nessuna associazione ambientalista (non apprezzo tutto quello che, a livello nazionale, fa Legambiente) ma conosco l’impegno di Stefano, Simonetta, Francesco, non solo per l’ambiente, quando, unici ! hanno ripreso con una iniziativa pubblica la nostra battaglia in consiglio comunale sul rischio industrale Italmatch, ricevendo in cambio insulti e spintoni, quando hanno fatto prima di tutti la loro parte sull’ecomostro, ricevendo in cambio denunce, quando per primi hanno promosso la solidarietà con Michael e Daniela, coinvolgendo gli altri.
Lo sai cosa è che non convince Francesco, i toni.
Da persone accorte e dotate di ironia e sarcasmo quali avete sempre dimostrato con successo di essere, il registro che avete usato contro le associazioni ambientaliste non è credibile, non solo alla luce dei fatti, che lo contraddicono, ma in se: “noi non perdoniamo”, sono parole che stonano, e parecchio. Dopodichè nasce la dietrologia di commenti come il mio, magari sbagliata, vedremo in seguito.
Allora mettiamola così,avete puntato i cattivi per amore verso Michael e Daniela, e avete mancato il bersaglio, colpendo per sbaglio i buoni.
Un saluto, Aurelio