L’80% e passa dei 3000 che hanno partecipato al nostro sondaggio, hanno dato ragione a Michael jacob, condannando la condotta del costruttore dell’Ecomostro che ha rifiutato l’archiviazione nei suoi confronti.
Ma se non stupisce il risultato determinato dai nostri lettori, stupisce e irrita il silenzio di Lega Ambiente, Italia Nostra e le altre forze del territorio, che non sembrano schierarsi al fianco dell’intellettuale di Liverpool.
Un silenzio che fa rumore proprio perchè inspiegabile, vista l’assurdità della vicenda che costringe lo scrittore naturalizzato spoletino a comparire davanti al giudice a rispondere dell’accusa di aver osato definire brutta la “fantastica creatura che ha polverizzato quasi nove secoli di storia.
Il 9 aprile Michael Jacob sarà chiamato a rispondere a questa accusa, o meglio al rifiuto di archiviare un’accusa assurda e inspiegabile. Noi e tutto il popolo del web siamo con lui e speriamo che la vicenda abbia un lieto fine, intanto aspettiamo le reazioni degli ambientalisti che, solo a Spoleto, hanno le polveri bagnate, basta vedere come il territorio è stato preso d’assalto da inceneritori e termovalorizzatori di vario tipo
Francesco Ragni
Carissimi amici giornalisti di Spoleto 7 Giorni, e in particolare l’ 80% di 3000 votanti che mi offrono il loro appoggio, molto apprezzato, in questa vicenda giudiziaria che mi vedrà il 9 aprile prossimo davanti ad un giudice, vi ringrazio.
Devo comunque correggere una dichiarazione nell’articolo apparso oggi sul vostro sito.
Le varie associazioni ambientaliste ed in particolare Legambiente di Spoleto, non solo hanno fatto tutto il possibile per rimediare alla stranezza (sono infatti in buona e nutrita compagnia) dell’accusa contro chi ha difeso la città di Spoleto nella sua storica integrità da interventi edilizi che potrebbero comprometterla, ma hanno speso energie e tempo per raccogliere firme ed adesioni al fine di portare la mozione al Consiglio Comunale dove è stata fatta propria ed approvata dalla maggioranza dei consiglieri e dal Sindaco Benedetti, che ringrazio, sapendo che si è esposto anche alle critiche da parte del mio querelante.
Un grazie fortissimo dunque da parte mia a Legambiente, Italia Nostra e a tutte le persone, le associazioni ed i partiti che hanno firmato e fatta propria la mozione.
Persone come me, come il Generale Igino Raspadori (che deve subire 2 azioni civili con ingente richiesta pecuniaria e una penale sempre a causa di quella costruzione) e gli altri denunciati per diffamazione dai tempi delle accese proteste del 2007 che ebbero una forte risonanza anche a livello nazionale (mozioni parlamentari, politici di alto livello e trasmissioni televisive incluse) non avrebbero né voce né visibilità.
Comunque, adesso mi presenterò al magistrato, convinto che il diritto di protesta e di critica (la tradizione del panchetto ad Hyde Park Corner di Londra, su cui si saliva e si sale ancora per portare critiche vibranti a chiunque e a qualunque cosa, fa parte della storia del mio paese) sia sacrosanto. Sapere che una parte numerosa della cittadinanza di Spoleto guarda ancora con partecipazione molto sentita questa questione mi conforta.
Vorrei ricordare che la “questione Posterna”, legittima o no, dovrà essere ancora giudicata dalla Corte di Cassazione che dovrebbe pronunciare la prossima estate la sua sentenza finale sulla correttezza di quella concessione edilizia.
Carissimi amici giornalisti di Spoleto 7 Giorni, e in particolare l’ 80% di 3000 votanti che mi offrono il loro appoggio, molto apprezzato, in questa vicenda giudiziaria che mi vedrà il 9 aprile prossimo davanti ad un giudice, vi ringrazio.
Devo comunque correggere una dichiarazione nell’articolo apparso oggi sul vostro sito.
Le varie associazioni ambientaliste ed in particolare Legambiente di Spoleto, non solo hanno fatto tutto il possibile per rimediare alla stranezza (sono infatti in buona e nutrita compagnia) dell’accusa contro chi ha difeso la città di Spoleto nella sua storica integrità da interventi edilizi che potrebbero comprometterla, ma hanno speso energie e tempo per raccogliere firme ed adesioni al fine di portare la mozione al Consiglio Comunale dove è stata fatta propria ed approvata dalla maggioranza dei consiglieri e dal Sindaco Benedetti, che ringrazio, sapendo che si è esposto anche alle critiche da parte del mio querelante.
Un grazie fortissimo dunque da parte mia a Legambiente, Italia Nostra e a tutte le persone, le associazioni ed i partiti che hanno firmato e fatta propria la mozione.
Persone come me, come il Generale Igino Raspadori (che deve subire 2 azioni civili con ingente richiesta pecuniaria e una penale sempre a causa di quella costruzione) e gli altri denunciati per diffamazione dai tempi delle accese proteste del 2007 che ebbero una forte risonanza anche a livello nazionale (mozioni parlamentari, politici di alto livello e trasmissioni televisive incluse) non avrebbero né voce né visibilità.
Comunque, adesso mi presenterò al magistrato, convinto che il diritto di protesta e di critica (la tradizione del panchetto ad Hyde Park Corner di Londra, su cui si saliva e si sale ancora per portare critiche vibranti a chiunque e a qualunque cosa, fa parte della storia del mio paese) sia sacrosanto. Sapere che una parte numerosa della cittadinanza di Spoleto guarda ancora con partecipazione molto sentita questa questione mi conforta.
Vorrei ricordare che la “questione Posterna”, legittima o no, dovrà essere ancora giudicata dalla Corte di Cassazione che dovrebbe pronunciare la prossima estate la sua sentenza finale sulla correttezza di quella concessione edilizia.