E’ la Regione l’ente incaricato a decidere riguardo la pratica per il recupero dei volumi nella discarica di Sant’Orsola.
In particolare, l’Ente dovrà decidere se sarà opportuno procedere con la Via (valutazione di impatto ambientale) per la modifica della tecnica di copertura dei rifiuti nella discarica di Sant’Orsola, modifica che prevede la sostituzione con teloni di plastica dei materiali terrosi usati fin’ora, permettendo così il recupero di ben 65mila metri cubi e l’utilizzo della discarica ancora per qualche tempo, ora come ora di fatto impossibile perché stracolma.
Il problema è che se la Regione imponesse la Via, i tempi dell’iter si allungherebbero non di poco ed una nuova emergenza rifiuti sarebbe così dietro l’angolo.
Già, perché per i mezzi pesanti Vus che da qualche tempo stanno facendo la spola tra Spoleto e Magione, portando i nostri rifiuti nella discarica di Borgo Giglione, i cancelli di quest’ultima non saranno aperti ancora per molto.
L’accordo con l’Ati2, infatti, non lascia spazio a proroghe dopo la scadenza del 30 giugno e quindi la valutazione della Regione sta tenendo col fiato sul collo non solo i primi cittadini dei territori limitrofi a noi, ma anche quelle di tutta l’Umbria. Tutte, a quanto pare, strettamente collegate.