Tira più un pelo…..questo detto di bassa lega, degno dei peggiori bar di Caracas, spiega però molto bene il motivo per cui un imprenditore 50 enne spoletino M.S., sarebbe finito in carcere.
Il tutto è venuto a galla in seguito all’arresto di una ragazza di trentanni di Assisi e di tre viterbesi, che hanno trascinato in carcere anche lo spoletino.
L’imprenditore spoletino si era innamorato di una trentenne assisana , che probabilmente era inserita in un giro di prostituzione di lusso, si parla di prestazioni intorno alle 500/600 euro. La ragazza, impaurita dal fatto che il fidanzato avesse scoperto il giro di prostituzione e fosse deciso a rivelarlo ai genitori, ha chiesto allo spoletino di finanziare una spedizione punitiva nei confronti del ragazzo al costo di 12000 euro. Il raid è avvenuto in un parcheggio di Bastia Umbra, nel quale il fidanzato della escort è stato aggredito da due uomini che hanno sfasciato il suo Suv senza un apparente motivo. Nell’aggressione sarebbero stati sottratti al ragazzo anche 8000 euro.
L’uomo ha denunciato il fatto e da lì sono scattate le indagini. Poco dopo la ragazza non paga dell’accaduto ha chiesto allo spoletino di finanziare un nuovo raid, chiedendo questa volta 18000 euro, lezione che stavolta avrebbe dovuto comprendere anche danni fisici, coinvolgendo sembra anche un nordafricano che fa il buttafuori in una discoteca, ma entrambi i successivi tentativi non si sono verificati.
Sulle tracce ormai dei picchiatori, la Polizia di Assisi e Perugia ha quindi fatto scattare le manette ai polsi della gang, assicurando alla giustizia la ragazza di Assisi , l’imprenditore spoletino e i tre viterbesi, un tramite e due esecutori. Le accuse vanno da concorso in rapina, danneggiamento e lesioni.
La vicenda ha anche scoperchiato la pentola di un giro di escort di lusso che si sviluppava tra Foligno, Spoleto, Perugia e Assisi, organizzazione che forniva ragazze , hotel di lusso il tutto nell’anonimato più stretto, fin quando una ragazza assisana ha trascinato tutti in questo pasticcio, nel quale si è cacciato anche il conosciuto imprenditore spoletino.