Riceviamo dal Comune e pubblchiamo:
l’amministrazione risponde al Consigliere di Spoleto 5 Stelle Davide Placidi sul regolamento delle mense scolastiche.
Il Comune di Spoleto ha deciso di optare per la gestione esternalizzata delle mense scolastiche a causa degli elevati costi per il personale e soprattutto per la messa a norma che le cucine all’interno delle scuole imponevano. Queste scelte furono compiute dopo numerose riunioni partecipative che coinvolsero tutti i soggetti della scuola. Ad oggi una revisione di tale scelta sarebbe insostenibile per le scuole materne, elementari e medie. Il Comune continua invece a garantire le cucine interne ai servizi nei nidi comunali. Altro elemento rilevante è il rapporto tra utenti e servizio che si è andato negli anni perfezionando al punto che l’attuale sistema telematico permette di controllare, non settimanalmente, come chiesto dal consigliere Placidi, ma giornalmente, lo stato dei pagamenti e delle presenze. Quindi eventuali errori di prenotazione che darebbero seguito ad un addebito, se dimostrati, si risolvono su semplice richiesta
Non risponde al vero che nel Consiglio Comunale dei ragazzi il cibo è stato definito “scadente”. Infatti tra le proposte presentate al Consiglio Comunale dei bambini solo una classe ha fornito una scheda dal titolo “come migliorare la mensa scolastica” con suggerimenti che sono stati puntualmente riportati e discussi in Commissione Mensa. Piuttosto vanno segnalati gli esiti della rilevazione sulla qualità percepita da 236 dei 246 bambini frequentanti la 4° e 5° elementare che usufruiscono della mensa. Quest’anno i risultati sono stati i migliori degli ultimi quattro anni: la media di valutazione della qualità percepita è alta, intorno all’8. Per il primo piatto valutazione 7.74, per il secondo piatto 7,96, contorno 7,55, frutta 8,66, qualità stoviglie 7,73, menù 8,09, quantità del cibo 8,19.
La commissione Mensa, appena rinnovata, ha una costante e sistematica gestione dei singoli reclami e degli esiti dei controlli. Il consigliere di Spoleto a 5 Stelle chiede la previsione di controlli da parte della commissione, ma questa realtà questa che è già in atto. Dal 1°ottobre 2012 sono stati effettuati 25 controlli oltre ai 2 sopralluoghi del NAS e alle verifiche sistematiche della ASL. Controlli da cui non è scaturita alcuna problematica.
Altre precisazioni sul porzionamento in contenitori sigillati. Già dal settembre 2010 è iniziata una graduale sostituzione degli imballaggi e si è infatti abolita la distribuzione in porzioni monodose sigillate, a favore di vassoi in acciaio. Il servizio è organizzato in modo che non occorre il doppio giro di trasporto per il lavaggio poiché contenitori e posate sono prelevati il giorno successivo con il pranzo. Rispetto al richiesto obbligo dell’ utilizzo delle acque nelle brocche di vetro, nelle scuole vengono usate caraffe, non in vetro, ma in plastica dura , quindi più sicure, per versare acqua dell’acquedotto pubblico.
Altro argomento: il “distributore automatico di latte crudo alla spina…..”. Il latte crudo non è tra gli alimenti distribuiti nelle mense scolastiche, anche perché renderebbe difficile tenere sotto controllo il rischio igienico per un alimento non sottoposto a trattamento termico di microfiltrazione.
Per quanto riguarda i prodotti BIO, DOP, IGP nelle mense scolastiche almeno il 40% del pasto consumato è rappresentato da prodotti BIO: cereali, pomodori pelati, yogurt, uova; prodotti IGP: vitellone bianco dell’Appennino centrale; prodotti DOP: olio dei Colli Assisi Spoleto, prosciutto crudo, Parmigiano. Inoltre in materia di GPP si adottano anche altri parametri verdi come materiali, consumi, smaltimento dei rifiuti, arredi.
Infine l’affermazione di Placidi secondo cui il “regolamento non tiene conto delle difficoltà economiche” non corrisponde al vero perché sono previste agevolazioni per 5 fasce ISEE e altre riduzioni come la riduzione per fratelli..ecc e le rateizzazioni per i morosi.