Due funzionari della questura di Perugia e un medico sono stati indagati dalla procura nell’ ambito degli accertamenti sulla legittimità del possesso di una pistola da parte di Andrea Zampi, l’imprenditore che ha ucciso due impiegate negli uffici della Regione e poi si è suicidato.
La notizia è stata riportata ieri da alcuni giornali locali.
L’iscrizione nel registro degli indagati è stata disposta come atto dovuto in occasione delle autopsie eseguite venerdì.
L’accusa è di concorso in omicidio colposo perché i due funzionari della questura di Perugia e il medico si sono occupati in prima persona della pratica con cui poi alla fine, l’omicida è tornato in possesso di un’arma.
Il medico di base che gli ha redatto il certificato di idoneità, il funzionario che ha istruito la pratica e quello che l’ha firmata. Ognuno di loro potrebbe avere dunque, in ipotesi, secondo la procura, una responsabilità, non dolosa, per la tragedia che si è consumata negli uffici del Broletto che è costata la vita a Daniela e Margherita.