Per chi lo conosce , sa che persona che è , per quelli che ancora non sanno chi è, queste sono le sue parole all’indomani del trionfo elettorale che ha portato il Movimento 5 Stelle ad essere la prima forza politica a Spoleto e in Italia .
Ognuno la pensi come vuole, ma se fb , o il web in generale era pieno di desiderio di non vedere più le stesse facce, questi ragazzi hanno offerto una speranza concreta e percorribile. Tra pochi mesi a Spoleto ci saranno le elezioni amministrative , che succederà ?
Ecco le parole di Jacopo Marocco, candidato alla Camera per la formazione di Grillo, non eletto per pochissimo :
Dovevamo votare ad aprile, poi a marzo, poi a febbraio (mai successo nella storia della Repubblica). Tutto ciò perché pensavano che non saremmo riusciti presentarci, a raccogliere le firme per presentarci (dovevamo farlo sotto Natale). E invece ci siamo riusciti.
Ci siamo congelati per raccogliere le firme, come ci siamo congelati poi per fare i banchetti per strada, il volantinaggio, gli incontri coi cittadini in piazza o nei prefabbricati delle pro loco (“populisti!”) per far conoscere il MoVimento e invitare i cittadini a partecipare attivamente alle scelte politiche che riguardano tutti (“demagoghi!”).
Nel tilt generale, dovuto al non riuscirci ad etichettare, ci hanno detto di tutto: populisti, demagoghi, antipolitici, razzisti, sessisti, arroganti, incivili, omofobi. Poi, e questo la dice lunga, da “destra” c’hanno etichettato come Comunisti, mentre da “sinistra” c’hanno detto che siamo Fascisti. I più radical chic, dopo aver scritto chilometri di supercazzole come prologo, hanno postato nei loro profili Facebook una miriade di articoli di giornalisti “imparziali” o di “intellettuali” che facevano a gara per dire quanto Grillo fosse cattivo, Casaleggio un maligno burattinaio e il Movimento una minaccia per la società (come se i Partiti che controllano tutto, dai posti di lavoro delle cooperative ai test d’ingresso in alcune facoltà, dalle nomine di posti dirigenziali anche in settori delicati come la sanità, alla costruzione di un inceneritore, non lo fossero).
Nessuno, nella frenesia di inglobarci in qualcosa e di sputarci merda addosso, c’ha capito niente.
Ora siamo la prima forza politica del Paese, da soli e senza soldi che non siano quelli che abbiamo tirato fuori di tasca nostra per autofinanziarci. E mi commuovo a pensare da dove siamo partiti.
Adesso la priorità è non lasciare solo chi entra nella gabbia dei leoni: dobbiamo sostenerli, aiutare e anche controllare. Uno dentro e un milione fuori. Partecipate. Informatevi. Diffondete. Ognuno deve fare e metterci, nel suo piccolo, qualcosa. Il tempo della delega è finito.
Ps: E’ valsa la pena vivere anche solo per vedere, ieri al seggio, l’atteggiamento dei ‘capetti’ locali del Partito passare dall’essere borioso all’irritato, poi allo smarrito e infine al triste e rassegnato a mano a mano che vedevano le loro ‘roccaforti’ cadere sotto i colpi di uno Tsunami che ha travolto tutto, in primis la loro sicurezza di tenere tutti sottoscacco.
Francesco Ragni
SIETE FORTISSSSSSSSSSIMI!!!!!!!!!!!!!!!!!
LO SAPEVO CHE FINIVA COSI’.
SIETE FORTISSSSSSSSSSIMI!!!!!!!!!!!!!!!!!
LO SAPEVO CHE FINIVA COSI’.
Bravo Jacopo!!!
Bravo Jacopo!!!