Oltre alla tassa per occupazione di suolo pubblico, bar e ristoranti spoletini si trovano a dover pagare ogni anno 400 euro tra permessi in Comune e parcella a professionisti privati al fine di richiedere un’autorizzazione per il posizionamento della pedana esterna che è identica a quella dell’anno prima. Non solo, gli esercenti devono infatti anche firmare 18 documenti ogni volta.
Così molti gestori delle attività di Spoleto protestano per l’inutilità della procedura e soprattutto per i soldi che sono costretti a versare.
A chiarire la faccenda ci ha pensato l’assessore all’urbanistica Juri Cerasini il quale ha spiegato che in alcune zone, come quelle in cui dovrebbero esser poste queste pedane, il progetto deve essere inviato alla Soprintendenza affinché venga approvato e non è sufficiente, dunque, una semplice comunicazione al Comune.
Altra stranezza: l’autorizzazione rilasciata vale 5 anni nell’arco dei quali, però, può essere utilizzata una sola volta.
Una procedura macchinosa, insomma, che dovrebbe cambiare il prossimo anno. L’assessore ha infatti dichiarato che la faccenda dovrebbe semplificarsi con l’approvazione del regolamento per l’arredo urbano previsto per l’anno prossimo, in cui molte cose sono state già approvate con parere preventivo dalla Soprintendenza.
Staremo a vedere; intanto a breve ci sarà una conferenza dei servizi cosicché le pedane possano essere montate per Pasqua, seppur con l’amaro in bocca.
Ps. Fonte: Giornale dell’Umbria