La città di Spoleto, terra di santi , eroi, musicisti , sportivi , tira un sospiro di sollievo, perchè dal 13 febbraio non è più terra di terroristi. La bufala costruita sulla vicenda Brushwood è stata quindi smascherata, la Lorenzetti e Brunini possono stare tranquilli che nessun terribile criminale gli invierà più proiettili esplosivi. A stigmatizzare la vicenda di quattro ragazzi spoletini andati a letto come persone normali e svegliatisi all’alba come pericolosi terroristi , dopo una coreografica e spettacolare azione antiterroristica , pubblichiamo il comunicato inviato dal Comitato 23 ottobre , formato per aiutare a far trionfare la realtà dei fatti.
Quale è lo scopo di fare carriera ? La risposta è perfino banale, esercitare il potere, più ancora, molto di più dei benefici economici che se ne ottengono.
Le cose ovvie però non sempre si vedono, anche quando ce l’abbiamo davanti agli occhi.
La vicenda Brushwood ci offre sulla questione del materiale di grande interesse per una riflessione: per il potere si può fare di tutto.
Dal 13 febbraio 2013, i 5 ragazzi di Spoleto non sono più ufficialmente dei terroristi (non lo è più nessuno di loro, anche gli ultimi due sono stati scagionati dall’accusa)i; cioè anche il Tribunale d’appello di Perugia ha fatto sua questa verità, che fin dalla prima ora la città di Spoleto e ogni precedente sentenza dei tribunali della Repubblica italiana in processi analoghi avevano affermato.
Sorge naturale un domanda, allora perché quell’azione militare holliwoodiana e quel formidabile spiegamento mediatico a supporto ?
Hanno preso una cantonata ? Hanno visto un elefante là dove c’era una formica ? Sembra improbabile che così navigati personaggi del jet set politico/militare/giudiziario, possano tutti assieme aver visto così male.
Si può fare un’altra ipotesi: che gli convenisse.
Un Generale già allora sotto inchiesta, con accuse pesantissime sulle spalle, nella parte del capo dei buoni che prendono i cattivi avrà tratto un vantaggio o un danno in questo ruolo ?
La Governante locale, la cui stella vincente era da tempo appannata dalle continue chiacchiere nate sul suo conto e sulla più vicina parentela dai tempi del terremoto, avrà tratto un guadagno o un danno dal presentarsi sotto attacco di una pericolosa gang di terroristi ?
Una PM che occupa le prime pagine con una operazione antiterrorismo di respiro nazionale, sarà stata favorita o sfavorita nella sua carriera dall’avere diretto l’impresa ?
E’ così assurdo allora ipotizzare che vendere la formica al peso dell’elefante sia stato tutto sommato una cosa conveniente per le forze del “bene” ? E’ così privo di logica il pensiero che carriere precarie abbiano trovato in Brushwood un puntello e carriere in via di decollo del buon carburante per continuare la corsa ?
Noi non crediamo che non sapessero cosa facessero ma il contrario.
Comitato23ottobre