Il fatto avvenne circa 5 mesi fa, il 23 ottobre del 2012, ma il processo per uno di loro sarebbe dovuto partire ieri e invece, per un’indisposizione del legale difensore dell’uomo, è slittato al 20 febbraio.
In realtà, i malviventi erano in cinque quando, quel pomeriggio, decisero che era giunto il momento di rapinare quella casa. Ma nonostante fossero un bel gruppo, non sembra esserci stato tra loro qualcuno “esperto”, visto che si misero a parlare davanti alla porta d’ingresso facendo sì che la padrona di casa li udisse perfettamente. Poco dopo, furono colti in flagrante dalla donna che scattò una foto con il proprio telefonino mentre i ladri cercavano di forzare la finestra dell’appartamento, per poi fuggire quando la donna fece scattare l’allarme. Il suo fidanzato, con lei in casa, si affacciò dalla finestra e riuscì a prendere le prime due lettere della targa dell’auto, identificandone il modello.
Pochi minuti dopo i carabinieri riuscirono così a bloccare l’auto, trovando all’interno solo una persona. Procedendo alla perquisizione, trovarono anche una macchina fotografica su cui c’erano foto che ritraevano le stesse persone che la donna aveva fotografato con il cellulare. In questo modo, le forze dell’ordine sono riusciti a risalire anche ad altri due malviventi che erano con l’uomo poco prima.
Aspettando il processo, per il malvivente preso si sono intanto aperte le porte del carcere.