La Giunta umbra ricorrera’ al Consiglio di Stato per la sentenza del Tar che ha dichiarato illegittimo l’aumento dei ticket intramoenia deciso dalla Regione e subito ritirato in applicazione del pronunciamento. Lo ha annunciato l’assessore alla Salute Franco Tomassoni in terza Commissione del Consiglio regionale.
L’assessore ha sostenuto anche che non sussiste l’obbligo di restituzione di quanto nel frattempo pagato dai cittadini, perche’ non previsto dalla sentenza.
Il pensiero di Zaffini “Il ticket ‘estorto’ illegittimamente dalla Regione sulle prestazioni rese in regime di intramoenia deve essere rimborsato a quei cittadini che lo hanno pagato. Di questo se ne faccia una ragione sia la Presidente che l’assessore Tomassoni, il quale deve solamente spiegarci dove reperirà le risorse per rimborsare gli umbri vessati da una tassa dichiarata priva di fondamento, in ogni suo aspetto, dal tribunale amministrativo regionale” E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale, Franco Zaffini, a margine della seduta odierna della commissione consiliare ‘sanità’, durante la quale è stato ascoltato l’assessore Franco Tomassoni, su richiesta urgente proprio di Zaffini. “Non si può non dire che non l’avevamo detto che il Tar avrebbe impugnato il provvedimento” ha attaccato Zaffini, “e lo ha fatto accogliendo tutti e sei i motivi di ricorso, che non sono stati presentati da un gruppetto di primari, come ha detto la presidente Marini, ma da tutti i principali primari delle strutture sanitarie dell’Umbria, unitamente alla Cgil, sindacato tutt’altro che avverso alla Giunta, oltre che da tutti i sindacati dei medici. C’è già anche la disponibilità, fra le associazioni dei consumatori, dell’Adoc, mentre manca, ovviamente, quella di Federconsumatori”
“L’unica cosa che ora resta da capire – ribadisce Zaffini – è come l’Amministrazione regionale reperirà le risorse per coprire i 3 milioni e mezzo di euro riguardanti questo ticket e i rimborsi per cui, certamente, i cittadini avanzeranno istanza in sede civile e che nessun tribunale rigetterebbe essendo venuta meno la ‘ratioo del provvedimento preso dalla Regione. Insistere con il ricorso al Consiglio di Stato non solo è indice dalla incapacità di questo esecutivo, ma anche della spregiudicatezza con cui questa sinistra espone l’Ente ad un ulteriore sconfitta legale con relativo, grave, sperpero di soldi pubblici”.