TUMORE AL COLON: DAL CONVEGNO AVIS PREZIOSI CONSIGLI

Tantissimi spoletini, e non solo, presenti sabato scorso al Convegno dell’Avis, dove si parlava del problema legato al tumore del colon retto, alla sua prevenzione e cura.

Ai saluti del presidente dell’Associazione, Sergio Grifoni,  a quelli del Sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, e del direttore del presidio ospedaliero, dr. Luca Sapori, è seguita la prima interessante relazione, tenuta dal dr. Raffaele Colucci, che si è soffermato principalmente sull’importanza  dello screening per simile patologia.

Il tumore al colon, ha affermato il medico spoletino, non avverte e non mostra alcun problema, quindi l’indagine periodica è l’unico sistema per scovarlo.

Quando appaiono i sintomi (sanguinamento, dolori, etc), probabilmente il tumore è già in una fase avanzata, tale da richiedere l’intervento chirurgico. Trovarlo in tempo utile, quando magari è solo un polipo adenomatoso, potrebbe significare asportarlo direttamente nella fase di esame endoscopico, visto che occorrono dieci anni prima che un polipo diventi tumore.  Da considerare che, come causa di mortalità, è il secondo, sia fra gli uomini, che fra le donne. Se si considerano i due sessi insieme, possiamo affermare che è la prima causa di morte per cancro. Il 90% dei casi riscontrabili, riguarda soprattutto soggetti con età superiore ai 50 anni, per i quali quindi lo screening periodico diventa necessario in qualsiasi caso.

Al dr. Colucci, è seguita la pregevole relazione del dr. Piero Ferolla, endocrinologo  perugino di fama internazionale, che ha trattato la parte relativa alla prevenzione, soffermandosi sulla necessità di eliminare alcuni fattori di rischio cancerogeno. Necessario a tal proposito un controllo sistematico dell’insulina; controllo del peso per evitare obesità; alimentazione equilibrata, con fibre ed antiossidanti; esercizio fisico; limitare la carne rossa. Il dr. Ferolla ha fornito anche dati specifici sulla evoluzione di un altro tipo di tumore, ovvero quello dell’apparato endocrino in generale, in continua diffusione.

L’intervento finale è spettato al dr. Massimo Moretti, ricercatore dell’Università di Perugia, tra l’altro donatore di sangue, che ha incantato i presenti sulla necessità di un adeguata prevenzione, sia primaria, che secondaria, visto che la salute umana è misurabile. La prevenzione primaria si fa sulla persona, per il suo equilibrio psico-ficico, e quindi al di fuori delle strutture ospedaliere. Quella secondaria riguarda invece l’insieme dei soggetti, e quindi si materializza a livello clinico. Il tema che ha stimolato maggiormente la curiosità dei presenti, è stato però quello riferito ai vari consigli sulla corretta nutrizione, con un “compito a casa” assegnato dal dr. Moretti ai presenti, ovvero: usare sale marino integrale; usare zucchero di canna; mangiare i legumi almeno tre volte a settimana; pane e pasta integrale; mangiare pesce almeno due volte la settimana; consumare ad ogni pasto un contorno di verdura di stagione.

E’ seguito un interessato ed interessante dibattito, magistralmente coordinato dalla dott.ssa Antonella Esposito, dirigente del Centro Trasfusionale del nostro Ospedale.

Alla fine tutti i partecipanti hanno manifestato vivo apprezzamento, sia per i temi approfonditi con estrema chiarezza, che per la palese competenza dei rispettivi relatori.