Sanità: Martellini chiede potenziamento del servizio di riabilitazione logopedica infantile.

Il vicepresidente del Consiglio Comunale Paolo Martellini ha presentato oggi un’ interpellanza al Sindaco di Spoleto affinché il Distretto Sanitario n.2  potenzi il servizio di riabilitazione logopedica nell’Unità Operativa Disturbi dello Sviluppo di Spoleto, in considerazione dell’aumento della richiesta.

“In campo logopedico infantile” – afferma Martellini – “assumono sempre più importanza la prevenzione e l’individuazione precoce dei soggetti con disturbi di linguaggio o a rischio di svilupparli. Gli interventi educativi e/o rieducativi precoci in età evolutiva consentono di evitare che disturbi di linguaggio, se non opportunamente trattati, possano instaurarsi definitivamente, compromettendo lo sviluppo della persona nella sua globalità e limitando le sue scelte di vita (isolamento sociale, abbandoni scolastici, disadattamenti, attività lavorative non soddisfacenti).”.

“La Struttura del nosocomio spoletino” – prosegue il vicepresidente – “vanta un eccellente servizio nell’Unità Operativa Disturbi dello Sviluppo, grazie alla professionalità delle persone che vi lavorano quotidianamente. Purtroppo però, la crescente richiesta che negli ultimi anni vede coinvolti un numero sempre maggiori di bambini, non riesce ad essere soddisfatta in tempi utili. Basti pensare che per alcuni cicli logopedici, un bambino con disturbi del linguaggio deve attendere anche un anno prima di poter iniziare il ciclo riabilitativo, che in realtà diventano più di diciotto mesi se si considera la richiesta dell’utente, la valutazione e la diagnosi. Così poi, dalla diagnosi alla fase riabilitativa, per alcuni trattamenti logopedici passano più di dieci mesi. Tale attesa può incidere in maniera determinate nello sviluppo formativo, sociale e ludico di un bambino, specie nelle fasce di età che vanno dai cinque ai sette anni”.

“Chiediamo quindi che il Sindaco intervenga affinché la Direzione dell’ASL 2 potenzi il servizio di riabilitazione logopedica. Non è ammissibile – conclude il rappresentante del Pd – che ad un bambino di cinque anni, all’ultimo anno della scuola dell’infanzia, si dica di attendere quasi un anno per effettuare la logopedia di cui ha bisogno e di iniziarla quasi un anno dopo, all’ingresso della scuola primaria. Prevenzione significa anche questo”.