Riceviamo e pubblichiamo da Movimento 5 Stelle Spoleto:
Il Movimento Cinque Stelle di Spoleto sta attraversando una fase interessante della sua storia.
Seppure l’attività del Movimento, per i più, trovi la massima visibilità negli atti che, coagulati dal nostro consigliere/portavoce Davide Placidi, sfociano in Municipio, essi non sono che un distillato dell’attività che il Movimento spoletino produce.
Uno dei gruppi di lavoro ha studiato in questi anni a livello teoretico il “Progetto SCEC”.
Una certa mentalità spoletina paurosa del nuovo e soprattutto desiderosa di mantenere vive alcune rendite di posizione vede nel Movimento 5 Stelle un pericolo e nel “Progetto SCEC” una sorta di esotismo di cui la città potrebbe fare a meno.
Il Progetto SCEC rientra in quelle operazioni che hanno come obbiettivo il rimpadronirsi da parte delle comunità locali delle sovranità che lo Stato centrale spesso in modo superficiale delega all’Europa (perché è l’Europa che ce lo chiede! Sic) o ad altri organismi sovranazionali (Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale ecc.).
Una di queste sovranità è quella monetaria; il Progetto SCEC infatti si occupa di contrastare il signoraggio monetario che con l’introduzione dell’Euro ha dato forma ad un veleno che sta rovinando la nostra economia. Visto che la fuoriuscita dal circuito europeo è abbastanza diseconomica, il Progetto SCEC rimette nelle mani delle comunità locali il proprio destino non violando alcuna normativa giuridico/fiscale.
Una di queste sovranità è quella monetaria; il Progetto SCEC infatti si occupa di contrastare il signoraggio monetario che con l’introduzione dell’Euro ha dato forma ad un veleno che sta rovinando la nostra economia. Visto che la fuoriuscita dal circuito europeo è abbastanza diseconomica, il Progetto SCEC rimette nelle mani delle comunità locali il proprio destino non violando alcuna normativa giuridico/fiscale.
Lo SCEC è un buono sconto che cammina: una sorta di moneta locale da far circolare accanto all’Euro.
Lo SCEC garantirebbe alla persona appartenente ad una particolare comunità di avere sottoforma di moneta cartacea un buono sconto che non solo può essere speso infinite volte a secondo della velocità di circolazione, ma di un vero e proprio reddito di cittadinanza che diminuirebbe l’indigenza di molte famiglie.
Si tratta di sangue novello che circola parallelamente all’Euro, inverte il processo di delocalizzazione operato dalla Grande distribuzione.
Per maggiori dettagli vi invitiamo a guardare il seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=0zOeYR8DbJE&feature=player_embedded#
Perché ve ne parliamo solo ora?
In questi mesi abbiamo cercato di relazionarci con alcune associazioni di categoria del comprensorio spoletino convinti, non che il progetto potesse piacere subito e pedissequamente attuato, ma che quantomeno fosse discusso, magari capito. Nulla di tutto ciò. Letteralmente snobbati vogliamo rivolgerci a chi, tutti i giorni, è attento alle tematiche che possono rivitalizzare la nostra città per invitare a discuterne avvertendo che non c’è niente di romantico o goliardico, ma di una dinamica che in diverse parti d’Italia funziona: il IV Municipio di Roma lo fa coinvolgendo i mercati rionali ed i commercianti in genere, utilizzando cooperative di servizi (da internet ai rifiuti).
Le monete locali e le loro declinazioni sono sempre esistite e in molti casi hanno aiutato le comunità di riferimento a superare dei periodi di crisi abbastanza forti. Speriamo, dunque, che gli egregi presidenti di CONFCOMMERCIO e CNA un giorno possano essere più attenti alle tematiche di chi, non solo M5S, abbia voglia di proporre ricette nuove per dare stimoli necessari ad un nuovo rinascimento della nostra città.
Per maggiori informazioni sullo SCEC: