43% per il centrosinistra, 19,5% per il Movimento 5 Stelle, 7,5% per la linea centrista e 17,5% per il centrodestra. Sono solo sondaggi e sono del 25 dicembre, quando ancora Ingroia non aveva annunciato ufficialmente la sua candidatura e Monti aveva dichiarato la sua discesa in campo da soli 2 giorni, eppure, a grandi linee e certamente mutabili, questi sono i numeri.Il centrosinistra viene dato in totale al 43% e precisamente il Pd ha il 36,5%, Sel al 5% e il Psi l’1,5%.
Ma anche il Movimento 5 Stelle non scherza, almeno a quanto risulta dal suo 19,5% sebbene i sondaggi più recenti parlino di un calo.
Il centrodestra viene dato al 17,5% senza l’appoggio della Lega, al 19% con i leghisti. Il Pdl è attestato al 13,5%, la DestraFiamma tricolore al 3%, altri all’1%. Sebbene il risultato, se questo fosse, non sarebbe di certo dei migliori, potrebbe bastare comunque a fargli giocare il ruolo di seconda coalizione, confermando forse i parlamentari attuali.
Per il centro la situazione è più delicata in quanto nei sondaggi probabilmente non era ancora registrato il peso di Monti. I sondaggi davano il 4% all’Udc, Fli al 2% e all’1,5% Italia futura di Montezemolo. Il dato messo così sarebbe negativo, tanto da non far scattare l’elezione in Senato (dove serve l’8%).
Sul versante della sinistra, senza tener conto di Ingroia che all’epoca del sondaggio non si era ancora candidato, Rifondazione più Pdci viene data al 4%, Arancioni al 2%, l’Idv all’1,5% e i Verdi allo 0,5%.
Tra gli altri: Fermare il declino di Giannino è all’1,5%, Forza Nuona all’1% e i Radicali allo 0,5%.