Era il 23 Novembre 2010 quando la chiesa di San Giacomo crollò di fronte agli occhi increduli di alcuni operai usciti da lì proprio pochi minuti prima a causa di alcuni scricchiolii proveniente dalla navata centrale che, infatti, poco dopo crollò.
Da allora, partì un’indagine che aveva nel registro degli indagati ben 11 persone poiché, secondo il tecnico che fece la perizia, il crollo non fu casuale.
Oggi, dopo due anni, il sostituto procuratore Albano sarebbe pronta ad archiviare il caso per 4 delle persone coinvolte, ovvero il parroco e i tre tecnici di curia, Comune di Spoleto e soprintendenza, ma, d’altra parte, nei confronti degli altri 7 il Gip dovrebbe concedere il rinvio a giudizio in sede di udienza preliminare.
Il reato ipotizzato ad oggi è quello di disastro colposo poiché secondo gli inquirenti non fu adottata alcuna misura di sicurezza in grado di evitare il crollo.