Parolisi è colpevole, voi che ne pensate ?

Il processo intentato a Salvatore Parolisi, sospettato di aver ucciso sua moglie, Melania Rea, ha emesso il verdetto. Per i giudici della corte del processo di primo grado il militare è colpevole. Ecco  l’articolo preso da Affariitaliani  che spiega le motivazioni dellasentenza. Ma voi che ne pensate ?

“E’ lui l’assassino di Ripe”. Dopo ore di attesa arriva la sentenza di primo grado del Tribunale di Teramo.Salvatore Parolisi condannato all’ergastolo. Secondo il giudice il militare è il responsabile dell’omicidio dell’omicidio della moglie, Melania Rea: “Assassinio premeditato”. Il giudice Tommolini ha anche disposto una provvisionale di un milione di euro a favore della piccola Vittoria e 500mila euro ciascuno per i genitori di Melania. Confermate tutte le accuse dei Pm a carico di Parolisi che doveva rispondere di omicidio pluriaggravato dalla minorata difesa, vilipendio e deturpamento di cadavere. Con il rito abbreviato il caporalmaggiore e’ stato condannato all’ergastolo senza isolamento diurno. Per quanto riguarda le pene accessorie, il giudice Tommolini ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione perpetua della potesta’ genitoriale. Parolisi non era in aula alla lettura del dispositivo. Quando e’ arrivato e ha saputo della condanna gli hanno chiesto se voleva che venisse riletta: ha risposto di no.

Il padre di Melania, commosso prima della lettura: “Spero non sia stato Salvatore, ma gli occhi parlano da soli”. Ilfratello Michele: “Siamo soddisfatti da questa sentenza perche’ Melania ha avuto giustizia. Non siamo contenti perche’ si tratta del papa’ di Vittoria e del marito di Melania. Come famiglia ne usciamo sconfitti. Non ci sono vincitori. Volevamo incontrare Salvatore per vedere la sua reazione a questo profondo dolore che ha provocato alla nostra famiglia, ma lui non c’era. Il primo pensiero è per mia nipote”.

LA CRONACA

PAROLISI CONDANNATO ALL’ERGASTOLO  – Il caporalmaggiore Salvatore Parolisi e’ stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea. La donna era stata uccisa con 35 coltellate il 18 aprile 2011 in un boschetto a Ripe di Civitella (Teramo). La sentenza, emessa con il rito abbreviato, e’ stata emessa dal gup Marina Tommolini dopo circa quattro ore di camera di consiglio. Gli avvocati dell’imputato avevano chiesto l’assoluzione con formula piena. Parolisi era stato arrestato una prima volta a seguito di un provvedimento di custodia cautelare emesso il 18 luglio 2011, quando la competenza sulle indagini era ancora della Procura di Ascoli Piceno. Successivamente fu raggiunto, il 2 agosto dello stesso anno, da analoga misura restrittiva emessa dal gip di Teramo Giovanni Cirillo. Da allora e’ detenuto nel carcere ‘Castrogno’ del capoluogo.

IL PAPA’, SPERO NON SIA SALVATORE MA GLI OCCHI PARLANO – “La speranza che non sia stato lui c’e’, ma gli occhi parlano e neanche oggi abbiamo incrociato quelli di Salvatore”. Lo ha detto il padre di Melania Rea, Gennaro, che attende nei pressi del tribunale di Teramo la sentenza del gup Marina Tommolini sull’omicidio di sua figlia. “Spero sempre che non sia stato lui, ma gli occhi sono lo specchio dell’anima e neanche oggi abbiamo avuto modo di incrociare i nostri con i suoi”, dice Gennaro Rea senza nominare il marito di sua figlia, uccisa con 35 coltellate il 18 aprile del 2011. “Attendiamo con fiducia la sentenza del giudice, che ha svolto un lavoro molto accurato: vogliamo solo sapere chi ha ucciso la nostra Melania”, ha concluso Gennaro Rea. Salvatore Parolisi, unico imputato nel processo che a breve si concludera’ con la sentenza di primo grado del gup Tommolini, ha assistito all’udienza “impassibile”, senza tradire particolari emozioni e senza guardare i parenti di Melania. Lo riferiscono alcune persone che hanno preso parte al dibattimento che si e’ svolto a porte chiuse per via del rito abbreviato.

AVVOCATO PAROLISI, O ERGASTOLO O ASSOLUZIONE – “Non credo ci possa essere una via di mezzo, a mio parere il giudice si esprimera’ per l’ergastolo o per l’assoluzione”. Lo ha detto l’avvocato di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti, a proposito della sentenza del gup Marina Tommolini sul caso Melania attesa per le 19.30. “Siamo fiduciosi e crediamo nell’assoluzione di Parolisi – ha aggiunto Biscotti – non e’ stato tralasciato nessun particolare per contestare il castello accusatorio. Il dibattimento e’ stato serio, ha avuto anche toni aspri ma sempre nel pieno rispetto dei ruoli di ognuna delle parti”. L’avvocato Biscotti compone con l’avvocato Nicodemo Gentile il collegio difensivo di Salvatore Parolisi, accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea, uccisa con 35 coltellate il 18 aprile 2011.

GIUDICE IN CAMERA DI CONSIGLIO – Il gup del Tribunale di Teramo, Marima Tommolini, si e’ ritirata poco fa in Camera di Consiglio. La sentenza e’ attesa intorno alle 19.30. L’udienza e’ stata sospesa dopo le repliche del pm Davide Rosati e dell’avvocato di parte civile Mauro Gionni alle conclusioni degli avvocati di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile. L’accusa ha chiesto l’ergastolo per Parolisi, unico imputato dell’omicidio di Melania Rea e del vilipendio di cadavere della donna, uccisa con 35 coltellate il 18 aprile 2011 a Ripe di Civitella (Teramo). La difesa ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto.

AVVOCATO PAROLISI CHIEDE ASSOLUZIONE PIENA – L’avvocato di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti, ha chiesto l’assoluzione piena per il caporalmaggiore accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea per non aver commesso il fatto. Lo ha detto lo stesso Biscotti ai cronisti che lo attendevano fuori dall’aula Falcone e Borsellino dove si sta tenendo l’udienza a porte chiuse sulla vicenda dell’omicidio di Melania Rea, che vede unico imputato il marito Salvatore Parolisi. Le conclusioni della difesa sono andate avanti per circa 5 ore: prima ha preso la parola l’avvocato Nicodemo Gentile e a seguire, dopo una breve pausa, ha concluso Valter Biscotti con la richiesta di assoluzione.Parolisi assiste all’udienza impassibile, senza mostrare emozioni particolari, secondo i parenti di Melania che stanno assistendo all’udienza. Ora ci saranno le repliche della Procura di Teramo con il pm Davide Rosati e dell’avvocato di parte civile, Mauro Gionni. Quindi il gup Marina Tommolini si ritirera’ in camera di consiglio per decidere.

IL FRATELLO MICHELE, PRIMO PENSIERO E’ A MIA NIPOTE – “Il primo pensiero in questo momento e’ per mia nipote, attendiamo fiduciosi nella giustizia”. E’ la breve dichiarazione che il fratello di Melania Rea, Michele, ha rilasciato in una breve pausa che si e’ concesso dall’udienza in corso al tribunale di Teramo. Nell’aula Falcone e Borsellino il gup Marina Tommolini sta ascoltando le conclusioni di uno degli avvocati di Salvatore Parolisi, Nicodemo Gentile. A seguire tocchera’ all’altro legale del caporalmaggiore, Walter Biscotti, prendere la parola per chiedere l’assoluzione piena del suo assistito. Il pm Davide Rosati e l’avvocato di parte civile, Mauro Gionni, hanno deciso di contro replicare prima che il gup Tommolini si chiuda in camera di consiglio.

L’ARRIVO IN TRIBUNALE – Salvatore Parolisi è arrivato al tribunale di Teramo per l’udienza che lo vede sul banco degli imputati per l’omicidio della moglie Melania Rea. Parolisi e’ stato fatto scendere da un cellulare della Polizia Penitenziaria all’interno del parcheggio del tribunale per poi avviarsi a piedi verso il retro accompagnato da 4 agenti. L’udienza si terra’ a porte chiuse nell’aula Falcone e Borsellino, davanti il gup Marina Tommolini. I cancelli del tribunale di Teramo si sono spalancati e il piazzale antistante e’ assediato da giornalisti, tecnici e folla di curiosi.

INIZIATA UDIENZA, SENTENZA ATTESA ENTRO LE 20 – E’ iniziata l’udienza sull’omicidio di Melania Rea che dovrebbe concludersi entro le 20 con la sentenza del gup Marina Tommolini. Il campanello che annuncia l’inizio dell’udienza, a porte chiuse per via del rito abbreviato, e’ suonato intorno alle 9.30: sono entrati gli avvocati di Salvato Parolisi, Nicodemo Gentile e Walter Biscotti, l’avvocato di parte civile Mauro Gionni e i familiari di Melania Rea, fratello, padre e zio. I legali del caporalmaggiore, arrivato alle 9 con un cellulare della Polizia Penitenziaria, esporranno le rispettive conclusioni chiedendo l’assoluzione piena di Parolisi. Dopo le eventuali contro repliche dei pm e dell’avvocato di parte civile, il gup si chiudera’ in camera di consiglio.