Le banche avevano chiesto nomi credibili per concedere all’azienda un anticipo fatture che le permetterebbe di pagare i fornitori di materie prime, assicurandole così una continuità produttiva di circa 15/20 giorni, tempo necessario affinché gli advisor finanziari e legali possano valutare un piano di risanamento con il quale si potrà capire le prospettive reali dell’azienda, anche in vista di un impegno delle banche sul fronte del credito. Anche i sindacati avevano reclamato a gran voce la necessità di lasciare spazio ad un nuovo Cda e così ieri è stato proclamato presidente del nuovo Consiglio di amministrazione Alessandro Musaio, 45enne romano e professore alla Luiss ‘Guido Carli’; toccherà a lui nominare gli altri componenti di questo Cda, tutti esterni al gruppo Novelli che dovranno avere la totale fiducia del nuovo presidente.
Nel frattempo, per tutto il pomeriggio di ieri le operaie dello stabilimento di San Martino in Trignano hanno atteso il responso del summit tenutosi al ministero tra i proprietari dell’azienda, i sindacati, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, gli istituti di credito e gli advisor; responso che è arrivato chiaro solo verso le 17, quando i sindacalisti che erano presenti all’incontro hanno fatto un resoconto dettagliato alle lavoratrici.
Vista questa grande novità, ossia l’introduzione di un amministratore del tutto indipendente rispetto al Gruppo Novelli, le banche hanno preso tempo di riflettere fino a lunedì per decidere se concedere o no ancora ossigeno al gruppo Novelli. Fino ad allora, comunque, niente più iniziative sindacali ma solo assemblee di lavoratori, come quella che si terrà sabato mattina in tutti gli stabilimenti produttivi della regione.
fonte: Umbria 24