Tra il 2009 e il 2010, una (ormai) ex dipendente dell’ufficio postale di via Flaminia ha sottratto cifre che vanno dai 1800 ai 20000 euro da cinque libretti di deposito appartenenti per lo più ad anziani secondo uno stratagemma che faceva in modo di non fare accorgere ai clienti della somma mancante e permetteva a lei di tenere i conti dei soldi reali contenuti nei suddetti libretti.
Questo sistema è durato diversi mesi fino a quando il direttore dell’ufficio di via Flaminia, servendo uno dei clienti titolari dei libretti in questione, si è reso conto di una strana incongruenza e, verificando tramite controlli interni, ha scoperto la truffa, scatenando conseguentemente le denuncie dei clienti.
In sede penale la dipendente, condannata per furto aggravato, ha patteggiato per sei mesi di reclusione (pena sospesa) e 400 euro di multa e i giudici riuniti in Camera di Consiglio hanno accolto in pieno le richieste della procura della Corte dei Conti per la quale l’ex dipendente dovrà restituire alle Poste Italiane circa 60mila euro, quota corrispondente alla somma sottratta in modo indebito.
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ladra DI pollim in un pollaio pieno di merda
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