Proprio ora sta passando nelle zone interessate, ovvero Sant’Anastasio, Malfondo, Maiano e San Venanzo e via Falchi un altoparlante che ripete il divieto di utilizzo dell’acqua a seguito dell’ormai nota contaminazione del batterio E. Coli.
Si vieta, come precedentemente per le altre zone, l’uso dell’acqua per scopi alimentari, per l’igiene orale, per la cottura e per il lavaggio di alimenti.
Inoltre, sebbene l’altoparlante parli di una misura a scopo precauzionale ci è giunta notizia, grazie ad una nostra lettrice, che nella zona di San Venanzo sarebbe uscita (da uno dei lavandini) acqua color rosso chiaro/ marrone.
Scorta di acqua, dunque, ragazzi!
Nel frattempo, la procura di Spoleto ha aperto un fascicolo volto ad accertare eventuali responsabilità e, anche se per ora l’inchiesta è contro ignoti, l’ipotesi di accusa non è affatto leggera: si tratta infatti di avvelenamento colposo delle acque.
Ora, il pericolo nelle località interessate dalla contaminazione nei giorni scorsi sembra essere passato (Ocenelli escluso) ma pare proprio che questa “maledizione” colpisca, un pò alla volta, tutta quanta la cittadinanza spoletina!
PS: La “Asl 3 – Umbria“ ha comunicato i risultati delle analisi eseguite per la verifica della Potabilità dell’acqua nella rete idrica pubblica a servizio delle aree di Baiano Alto, Madonna di Baiano, Collefabbri, Collicelli, Crocemarroggia, Morro, Ocenelli, Perchia, Sant’angelo in Mercole, Santo Chiodo, San Giovanni di Baiano, San Martino in Trignano, San Silvestro, Uncinano, e poiché tali risultati hanno evidenziato la conformità dei parametri di potabilità dell’acqua, con ordinanza sindacale n. 440 del 19 ottobre 2012 il Comune ha provveduto a ripristinare l’utilizzo dell’acqua potabile per qualsiasi uso, essendo superata la situzione di criticità e avendo certezza che sono state rimosse anche tutte le cause che presumibilmente l’avevano determinata.
Il pozzo incriminato è quello di San Nicolò, quella costruzione in cemento recintata che andando da San Nicolò verso Morro, rimane sulla sinistra, prima di passare sotto il viadotto della Tre Valli, giusto? Bene. La contaminazione è di natura fecale, giusto? Bene. Davanti a quel pozzo, a nemmeno 20 metri in linea d’aria c’è un importante azienda che opera nello spurgo di fogne e fosse settiche. Io non so dove poi il risultato di questi lavori quell’azienda li smaltisca, certo è che qualche dubbio sorge.
Il pozzo incriminato è quello di San Nicolò, quella costruzione in cemento recintata che andando da San Nicolò verso Morro, rimane sulla sinistra, prima di passare sotto il viadotto della Tre Valli, giusto? Bene. La contaminazione è di natura fecale, giusto? Bene. Davanti a quel pozzo, a nemmeno 20 metri in linea d’aria c’è un importante azienda che opera nello spurgo di fogne e fosse settiche. Io non so dove poi il risultato di questi lavori quell’azienda li smaltisca, certo è che qualche dubbio sorge.