Da qualche giorno a questa parte la notizia della contaminazione dell’acquedotto pubblico da parte del batterio Escherichia Coli è stata data per certa, sciogliendo la questione riguardante il fatto che una città intera (o quasi) è stata colpita da gastroenterite o, in alternativa, da altri disturbi intestinali.
A leggere le lamentele sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook, però, pare che queste risposte siano arrivate con troppo ritardo e, qualcuno dice, con modalità piuttosto sommesse.
Infatti, se la cittadinanza si divide tra chi dice che anche ora che è stata data la conferma di questa contaminazione, gli organi competenti non stanno informando a dovere («chi non ha internet come lo sa?» si chiede un nostro lettore e come lui altri) e tra chi invece assicura che volantini megafoni sono passati in tutte le zone interessate per avvertire la cittadinanza («Ci sono cartelli ovunque, ovviamente solo nelle zone interessate»), quasi tutti sono d’accordo nel ritenere che un fatto così grave si sia scoperto troppo tardi. E, naturalmente, le cose peggiorano se si pensa che, come ci hanno scritto in molti, l’acqua viene già pagata e anche cara, di conseguenza ci si aspetterebbe un servizio ottimale, anche nei tempi.
Insomma, ci si chiede: chi pagherà per questo disagio, considerando anche che, come ci scrive un lettore, la bolletta arriverà puntualmente benché saremo costretti a spendere altri soldi per comprare acqua in bottiglia? Ma soprattutto, chi risarcirà i cittadini colpiti dalla malattia?
Si tratta, naturalmente, di domande retoriche ma la rabbia e la frustrazione che contengono sono tutt’altro che banali.
Così, a tutti gli abitanti delle zone interessate diamo le seguenti informazioni (anche se lo scetticismo sentiamo e comprendiamo che è forte), sperando possano essere d’aiuto:
per prima cosa, mentre il dipartimenti di prevenzione dell’Asl 3 sta campionando l’acqua in diversi punti delle rete idrica per individuare l’origine della contaminazione, l’ordinanza comunale rimarrà probabilmente in vigore ancora per un paio di giorni. La Vus ha provveduto intanto alla disinfestazione nelle tubature e ha preso delle misure preventive in attesa di qualche certezza in più che l’Arpa dovrebbe poter avere entro giovedì.
Inoltre l’Asl 3, visto l’allarme dei cittadini, ha tenuto a precisare che la bollitura dell’acqua non è una garanzia di eliminazione del batterio ed è quindi preferibile, fino al ripristino della normalità, usare acqua in bottiglia tanto per scopi strettamente alimentari quanto per lavare i piatti (sconsigliata infatti la lavastoviglie) e per l’igiene orale.
I VERI BATTERI SI TROVANO ALLA VUS OLTRE CHE NELL’ACQUA!
cerchiamo di debellare anche quelli.
I VERI BATTERI SI TROVANO ALLA VUS OLTRE CHE NELL’ACQUA!
cerchiamo di debellare anche quelli.