“La pretesa del Comune di Spoleto di mettere a gara l’autorizzazione per una nuova farmacia, anziché ottimizzare quelle esistenti n
el territorio comunale, rappresenta una delle ragioni per cui, questa mattina, la commissione sanità del Consiglio Regionale ha deciso, all’unanimità, di rimandare in Giunta l’atto di individuazione delle sedi farmaceutiche, stabilendo, così, di non sottoporre al voto d’aula un documento pieno di contenziosi e zone d’ombra”.
A sottolinearlo è il consigliere regionale, Franco Zaffini che, come promotore del rinvio dell’atto all’esecutivo, pone particolare attenzione sulle richieste della città ducale.
“A Spoleto – spiega – è da anni che la proprietà della farmacia di Strettura chiede di poter trasferire la sede a causa del forte calo demografico che ha subito la frazione, passata, negli anni, da oltre mille residenti ai poco più dei duecento attuali; una richiesta che, pur rispondendo ai criteri di riparto delle farmacie, una ogni 3mila e 300 residenti, e che lasciava ampia disponibilità a coprire comunque, con un dispensario, le esigenze di Strattura, ha sempre incontrato il diniego del Comune, evidentemente più interessato ad altre operazioni. Oggi, infatti – prosegue Zaffini – l’amministrazione Benedetti chiede di mettere a gara una nuova farmacia a San Martino in Trignano, richiesta sacrosanta, in quanto quel territorio risulta ad oggi scoperto, ma che si può tranquillamente soddisfare consentendo il trasferimento della farmacia di Strettura”.
“Come qualcuno autorevolmente in passato affermava – conclude Zaffini – ‘a pensar male si fa peccato, ma difficilmente ci si sbaglia’!”.