E’ scattata stamattina l’ordinanza del sindaco Benedetti che vieta l’uso dell’acqua a fini alimentari dopo la conferma della contaminazione da Escherichia Coli (batterio presente nelle feci) nell’acquedotto pubblico di Spoleto.
Il dubbio si era insinuato grazie alla testimonianza di alcuni cittadini colpiti negli ultimi giorni da gastroenterite e da altri disturbi intestinali che hanno indotto l’Asl 3 ad effettuare dei campionamenti e proprio stamattina sono arrivati i primi risultati dall’Arpa con la brutta notizia. Notizia peraltro che al momento non trova alcuna origine certa: di sicuro al momento c’è solo che nell’ultimo campionamento effettuato il 24 settembre scorso da parte dell’Asl 3 non è stato rilevato alcuna traccia di tale batterio e che in questo arco di tempo non sono stati fatti interventi di manutenzione.
Intanto l’Asl 3 ha richiesto alla Vus una relazione tecnica in cui dovranno essere messe nero su bianco le cause di tale contaminazione e programmate le adeguate disinfestazioni.
Mercoledì mattina forse sapremo qualcosa di più poiché Vus e Asl 3 ripeteranno i campionamenti e le analisi, anche allo scopo di circoscrivere maggiormente il territorio interessato.
Per il momento comunque, come da ordinanza, il divieto di usare l’acqua per scopi alimentari interessa le seguenti frazioni: «Baiano alto, Collefabbri, Collicelli, Crocemarroggia, Madonna di Baiano, Morro, Ocenelli, Perchia, Sant’angelo in Mercole, Santo Chiodo, San Giovanni di Baiano, San Martino in Trignano, San Silvestro e Uncinano.»
Il pozzo incriminato è quello di San Nicolò, quella costruzione in cemento recintata che andando da San Nicolò verso Morro, rimane sulla sinistra, prima di passare sotto il viadotto della Tre Valli, giusto? Bene. La contaminazione è di natura fecale, giusto? Bene. Davanti a quel pozzo, a nemmeno 20 metri in linea d’aria c’è un importante azienda che opera nello spurgo di fogne e fosse settiche. Io non so dove poi il risultato di questi lavori quell’azienda li smaltisca, certo è che qualche dubbio sorge.
Il pozzo incriminato è quello di San Nicolò, quella costruzione in cemento recintata che andando da San Nicolò verso Morro, rimane sulla sinistra, prima di passare sotto il viadotto della Tre Valli, giusto? Bene. La contaminazione è di natura fecale, giusto? Bene. Davanti a quel pozzo, a nemmeno 20 metri in linea d’aria c’è un importante azienda che opera nello spurgo di fogne e fosse settiche. Io non so dove poi il risultato di questi lavori quell’azienda li smaltisca, certo è che qualche dubbio sorge.