“Un danno d’immagine per la città di cui l’amministrazione comunale deve necessariamente tenere conto, agendo in tutte le sedi opportune”. E’ l’invito del consigliere regionale Franco Zaffini dopo aver letto alcune pagine della guida sul Ponte delle Torri, editata da un’associazione culturale con sede a Foligno, che affronta in maniera a dir poco disinvolta il tema del suicidio nella città ducale. “Il libro, che si tenta di far passare per una produzione artistica – dice Zaffini – è un mix di cinismo e cattivo gusto, oltre che profondamente crudele nei confronti di chi ha subito un lutto drammatico come quello segnato dai suicidi”. Zaffini non ne fa una questione di censura, ma di buon senso e sostiene: “Affermare che ‘il flusso turistico suicida è vitale per l’economia di Spoleto’ basterebbe per trascinare l’autore della guida in tribunale. Ad ogni buon conto, non basta l’indignazione o la ovvia presa di distanza – prosegue – con cui, anche oggi, l’amministrazione comunale conferma la propria indolenza nell’agire sia per tutelare l’immagine della città, sia per mettere in sicurezza il monumento, regolamentandone l’accesso”.
“Se a qualcuno vengono in mente squallide operazioni, come quella di editare un prodotto così macabro, peraltro con evidente plagio del logo di una nota collana di guide turistiche – afferma sempre il consigliere – da un lato esiste la
responsabilità individuale del soggetto, querelabile, dall’altro la responsabilità oggettiva, politica di un’amministrazione che non ha mai manifestato l’intenzione né la capacità di agire su quello che ormai è diventato un evidente, quanto drammatico, problema. Non è più tempo di indignarsi – conclude Zaffini – ma di riportare il Spoleto e il Ponte delle torri alla loro reale dimensione: una città votata all’arte ed una testimonianza storico- architettonica unica al mondo!”