
Ma la donna, quando si è resa conto del tipo di situazione che le si proponeva per il proprio matrimonio e al vedere più di 20 agenti di polizia alla sua cerimonia, ha esclamato: «Troppa polizia!», rifiutando di sposarsi non senza versare lacrime sulla spalla del compagno che, a sua volta, piangeva e cercava di consolarla.
Così, tra gli sguardi attoniti dei presenti, il detenuto è stato riaccompagnato nella sua cella in carcere.
Poi, la polemica. I sindacati, infatti, hanno gridato a gran voce allo sperpero di denaro pubblico, considerando anche che gli agenti di polizia penitenziaria vivono in una situazione non facile, tanto per la loro sicurezza quanto per i turni di lavoro massacranti che compiono. Come si può -dicono- permettere che si verifichino fatti del genere e in tempi come questi?
Così, la bizzarra vicenda sembra diventare più seria del previsto e finire, per questo, dal ministro di grazia e giustizia.