A Spoleto aumentano i reati per droga, immigrazione clandestina e prostituzione.

Anche se c’è chi si lamenta che Spoleto sia una città “troppo calma”, in cui non succede mai niente e in cui non c’è mai nulla da fare, sembra in realtà che una sorta di caos calmo avvolga la nostra cittadina dal momento che, come apprendiamo dal Corriere dell’Umbria, si è verificato un peggioramento repentino per quanto riguarda i reati negli ultimi due anni.

I fenomeni legati alla prostituzione, all’immigrazione clandestina ma soprattutto allo spaccio di stupefacenti sono, infatti, in fortissima ascesa; basti pensare, ad esempio, all’operazione Wrought Iron di un paio di mesi fa. A conferma di queste tesi, inoltre, ci sono i procedimenti penali in netto aumento al Tribunale di Spoleto (il quale, tra l’altro, non sta vivendo una situazione facile).

Solo per farvi qualche esempio recente, negli ultimi weekend sono accaduti diversi fatti che, in qualche caso, hanno anche minato la quiete pubblica degli spoletini. Come l’episodio che ha visto protagonista un uomo che aveva abbandonato il suo generatore di corrente. Quest’ultimo si era però incendiato e le fiamme avevano raggiunto un albero di pino che stava iniziando ad andare a fuoco; il tutto vicino ad un distributore di benzina (quello di Via dei Martiri della Resistenza) e senza che l’uomo si preoccupasse minimante di spegnere l’incendio. Oppure quello di un venticinquenne che, ubriaco, si era comunque messo alla guida della sua moto. Il giovane è stato naturalmente denunciato dai carabinieri i quali hanno intensificato i controlli stradali e il monitoraggio sul comprensorio spoletino.